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Line 2: Line 2:
Line 44: Line 45:
== L'ibernazione potrebbe non essere disponibile con il partizionamento automatico ==

Lo schema di partizionamento di default del programma di installazione potrebbe, in alcuni casi, allocare una partizione di swap più piccola rispetto alla memoria fisica del sistema. Questo non renderà possibile l'uso della modalità Ibernazione (suspend-to-disk) in quanto l'immagine di sistema sarà più grande della partizione di swap. Se avete intenzione di usare la modalità Ibernazione sul vostro sistema, assicuratevi che la dimensione della partizione di swap sia almeno quanto la quantità di RAM presente sul sistema. (Bug:345126)
Line 49: Line 53:
== Aggiornamento elenco dei pacchetti per l'installazione di driver ==

Lo strumento '''Driver hardware''' ('''Jockey''') richiede un elenco dei pacchetti aggiornati prima di poter rilevare e segnalare la presenza di driver. Completata l'installazione, l'elenco dei pacchetti non sarà presente. Prima di avviare '''Driver hardware''', aggiornare tale elenco scegliendo '''''Sistema → Amministrazione → Gestore aggiornamenti''''' (con Ubuntu) o '''KPackageKit''' (con Kubuntu) ([[Bug:462704|bug 462704]]).
Line 53: Line 61:
== Icona per gli OEM non mostrata nella Kubuntu Netbook Edition ==

Quando viene utilizzata l'opzione di installazione OEM nella ''Kubuntu Netbook Edition'', l'icona '''Preparazione per consegna all'utente''' non è presente sulla scrivania ([[Bug:386099|bug 386099]]). Gli utenti che eseguono installazioni OEM con la ''Kubuntu Noetbook Edition'' possono accedere a questa funzionalità scegliendo '''''Sistema → Preparazione per consegna all'utente''''' ('''''System → Prepare for shipping''''') oppure eseguire, da un terminale, il seguente comando: {{{
oem-config-prepare
}}}

Line 57: Line 72:
== Opzioni di avvio nascoste in modo predefinito sui CD desktop e netbook ==

I CD desktop e netbook di '''Ubuntu 10.04 LTS''' hanno una nuova interfaccia di avvio che non è interattiva in modo predefinito. Per configurare le opzioni di avvio avanzate, premere qualsiasi tasto durante la prima schermata di avvio.

Line 62: Line 82:
== Dmraid attivo di default sul CD Desktop ==
I dispositivi Dmraid "fake raid" sono supportati out-of-the-box sul CD Desktop di Ubuntu 10.04 LTS e sono rilevati e attivati da dmraid all'avvio. Ubiquity renderà possibile l'installazione RAID sull'array e non sui membri.

L'attivazione automatica di dmraid può essere disattivata inserendo l'opzione "nodmraid", disponibile premendo F6 nel menù di avvio del CD. Ciò può rivelarsi utile per configurazioni che hanno metadati fakeraid presenti sui dischi ma in cui attivazione di dmraid risulti indesiderata o causi problemi.
Line 66: Line 90:

= Avanzamento di versione =

Se attualmente si sta usando Ubuntu 9.10 o Ubuntu 8.04 LTS è possibile eseguire l'avanzamento tramite un agevole processo automatizzato. Se invece si vuole fare l'avanzamento da altri rilasci di Ubuntu, sarà necessario dapprima avanzare ad Ubuntu 8.04 LTS oppure Ubuntu 9.10, e quindi ad Ubuntu 10.04. È possibile avere informazioni più dettagliate in questa [[http://wiki.ubuntu-it.org/Installazione/NoteAvanzamento|pagina wiki]].
Line 100: Line 128:
== GRUB menu.lst: installare la versione del manutentore del pacchetto o mantenere l'attuale versione ==

Se il file configurativo {{{menu.lst}}} del bootoader GRUB è stato modificato, sia manualmente che tramite strumenti quali {{{kgrubeditor}}}, è possibile che durante l'avanzamento venga richiesto se si desidera mantenere l'attuale versione del file menu.lst oppure installare quella del manutentore del pacchetto. Questa domanda viene posta perchè queste variazioni non possono essere incorporate automaticamente con la matematica certezza della riuscita dell'operazione e perchè non si ritiene corretto sovrascrivere le impostazioni manuali dell'utente senza un preventivo avviso.
D'altrocanto, se si sceglie di "mantenere la versione attualmente installata" il sistema non potrà avviare nessuno dei nuovi kernel installati. '''Dopo l'avanzamento di versione sarà necessario un intervento manuale per garantire che il sistema esegua il kernel con gli adeguati aggiornamenti di sicurezza.''' Nel caso si desideri mantenere le variazioni fatte alla configurazione del bootloader, è necessario seguire questi passi:

 * Quando richiesto scegliere "mantenere la versione attualmente installata".
 * Aprire il file {{{/boot/grub/menu.lst}}} con un editor di testo (es., {{{sudo gedit /boot/grub/menu.lst}}}).
 * Applicare tutte le variazioni fatte in precedenza alle opzioni di boot del kernel nelle variabili commentate (es., {{{groot}}}, {{{kopt}}}, {{{defoptions}}}).

 * Spostare ogni opzione d'avvio, manualmente aggiunta per altri sistemi operativi,di modo che risulti sopra la linea {{{
### BEGIN AUTOMAGIC KERNELS LIST
}}} o sotto la linea {{{
### END DEBIAN AUTOMAGIC KERNELS LIST
}}}
 * Salvare il file e da terminale eseguire {{{sudo update-grub}}}.
 * Scegliere "installa la versione del manutentore del pacchetto".
per esempio, se si aggiunge l'opzione `i915.modeset=0` alla linea "kernel":

{{{
kernel /vmlinuz-2.6.31-14-generic root=UUID=0e7... ro quiet splash i915.modeset=0
}}}

quindi aggiungere l'opzione a {{{kopt}}}:

{{{
# kopt=root=UUID=0e7... ro i915.modeset=0
}}}

Una versione aggiornata del pacchetto {{{grub}}} includerà informazioni inerenti questo problema nella schermata di aiuto per la richiesta di {{{menu.lst}}}. (Bug:470490)
Line 110: Line 168:
== Impostazione non più supportata del dominio di regolamentazione della rete senza fili attraverso l'opzione del modulo ==

Ubuntu 10.04 LTS abilita il quadro normativo CRDA delle reti senza fili per il controllo dei canali utilizzabili e visibili in una determinata località. Se in precedenza veniva usata, nel file {{{/etc/modprobe.d/options}}}, un'opzione simile alla seguente per consentire l'accesso ad alcuni canali, è possibile che ora la rete senza fili non funzioni:

    options cfg80211 ieee80211_regdom=EU

Per l'avanzamento di versione ad Ubuntu 10.04 LTS è necessario rimuovere questa opzione dal modulo kernel, ed utilizzare in sostituzione il comando {{{iw reg}}}.

(Questa modifica è stata apportata in Ubuntu 10.04).
Line 116: Line 184:
== Le interfacce di rete aggregate (bonded) devono usare la configurazione hotplug-style ==

La migrazione della gestione di rete ad upstart significa che ora tutti i dispositivi di rete sono gestiti in modalità hotplug. Come risultato, si ha un avvio affidabile delle interfacce aggregate dato che vengono create come configurazione dell'interfaccia fisica; altrimenti il sistema potrebbe tentare di avviare le interfacce aggregate prima che la successiva interfaccia fisica sia disponibile, sbagliando.
Per un esempio su come configurare un interfaccia aggregata per hotplug, consultare {{{/usr/share/doc/ifenslave-2.6/examples/two_hotplug_ethernet}}} nel pacchetto {{{ifenslave-2.6}}}.

(Questa modifica è stata fatta in Ubuntu 9.10.)
Line 120: Line 195:
== Pacchetti guidance-power in Kubuntu non più necessari ==

L'avanzamento di versione di Kubuntu potrebbe lasciare installati i pacchetti ''kde-guidance-powermanager'' o ''guidance-power-manager''. Questi pacchetti possono essere rimossi.
Line 125: Line 204:

== Ctrl-Alt-Backspace disabilitato in modo predefinito in Xorg ==

A partire dalla versione '''9.04''', la combinazione di tasti '''Ctrl + Alt + Backspace''' per forzare un riavvio del server X è disabilitata in modo predefinito, in modo da prevenirne l'uso accidentale. Inoltre, tale combinazione di tasti è ora configurata come opzione XKB, sostituendo così l'opzione "DontZap" del server X e rendendo possibile una configurazione per-utente.

Riabilitare questa scorciatoia può ora essere compiuto direttamente nell'ambiente grafico.
Line 131: Line 216:

=== Abilitare Ctrl-Alt-Backspace in Ubuntu ===

 * Scegliere '''''Sistema → Preferenze → Tastiera'''''
 * Scegliere la scheda '''Disposizioni''' e fare clic su '''Opzioni disposizioni'''
 * Selezionare '''Sequenza di tasti per terminare il server X''' per abilitare la scorciatoia da tastiera
Line 142: Line 233:
=== Abilitare Ctrl-Alt-Backspace in Kubuntu ===

 * Fare clic su '''Lancia applicazioni''' e selezionare '''Impostazioni di sistema'''
 * Fare clic su '''Lingua e paese'''
 * Selezionare '''Mappatura della tastiera'''
 * Nella scheda Disposizione, fare clic su '''Abilita le mappature della tastiera'''
 * Scegliere la scheda '''Avanzate''' e quindi '''Sequenza di tasti per terminare il server X''' per abilitare la scorciatoia da tastiera

Per maggiori informazioni, consultare: https://wiki.ubuntu.com/X/Config/DontZap (in inglese).
Line 154: Line 255:
== Nuove notifiche della disponibilità di aggiornamenti ==

Con la versione '''10.04 LTS''', invece di visualizzare un'icona di notifica nel pannello superiore, viene avviato il programma '''Gestore aggiornamenti'''. Gli utenti vengono avvisati riguardo gli aggiornamenti di sicurezza giornalmente, ma per gli aggiornamenti non relativi alla sicurezza vengono avvisati una volta alla settimana.

Per poter ricevere le notifiche come in precedenza, è possibile ripristinare tale comportamento eseguendo il seguente comando: {{{
gconftool -s --type bool /apps/update-notifier/auto_launch false
}}}

Questa modifica è stata apportata nella versione '''9.04'''.

Line 158: Line 270:
== Aggiornamento di MySQL ==

In '''Ubuntu 10.04 LTS''', MySQL 5.1 è la sola versione di MySQL disponibile. Se l'avanzamento è gestito da '''update-manager''' la transizione da MySQL 5.0 a MySQL 5.1 sarà gestita correttamente.
Line 162: Line 278:
=== Configurazione MySQL Cluster ===

Se MySQL è stato configurato per utilizzare il motore MySQL Cluster (NDB), l'aggiornamento a MySQL 5.1 '''non''' funzionerà, poiché il pacchetto ''mysql-dfsg-5.1'' non supporta MySQL Cluster. È necessario invece installare il pacchetto ''mysql-cluster-server''.
Line 168: Line 288:
== /etc/event.d non più utilizzato ==

La versione di '''upstart''' inclusa in '''Ubuntu 10.04 LTS''' non utilizza più i file di configurazione presenti nella directory `/etc/event.d`, ma utilizza invece `/etc/init`.

Non è possibile eseguire una migrazione automatica delle modifiche apportate in `/etc/event.d`.

Se sono state apportate delle modifiche alle impostazioni in questa directory, è necessario riapplicarle manualmente utilizzando il nuovo formato di configurazione in `/etc/init` ([[Bug:402759|bug 402759]]).

(Questa modifica è stata fatta in Ubuntu 9.10.)
Line 174: Line 304:
== Aggiornamento di syslog ==

Il pacchetto ''syslogd'' è stato sostituito con ''rsyslog''. Le configurazioni presenti in `/etc/syslog.conf` verranno automaticamente convertite in `/etc/rsyslog.d/50-default`. Se sono state modificate le impostazioni di rotazione del registro in `/etc/cron.daily/sysklogd` o in `/etc/cron.weekly/sysklogd`, sarà necessario modificare le nuove configurazioni in `/etc/logrotate.d/rsyslog`. Notare anche che le configurazioni precedenti usavano `.0` come estensione per il file, ora via logrotate verrà usato `.1`.
Line 178: Line 312:
== Le architetture LPIA non sono più supportate ==

Le architetture {{{LPIA}}} presenti nei precedenti rilasci, a partire da Ubuntu 10.04 LTS non sono più suportate. L'hardware rimane supportato, ma coloro che hanno sistemi installati come {{{lpia}}} devono eseguire il backup e reinstallare da zero utilizzando l'architettura {{{i386}}} oppure {{{amd64}}}. Vedere [[https://bugs.launchpad.net/bugs/523295|bug 523295]], che include un metodo, non supportato, pre la migrazione da {{{lpia}}} a {{{i386}}}.
Line 192: Line 330:
== Il plugin dovecot cmusieve è stato rinominato in sieve ==

Il plugin "cmusieve" usato in dovecot è stato rinominato in "sieve". Gli utenti che hanno la seguente impostazione nella configurazione di dovecot:

{{{
 mail_plugins = cmusieve
}}}


devono cambiarla in:

{{{
 mail_plugins = sieve
}}}

Line 193: Line 347:
= Altri problemi noti =
Line 198: Line 353:
== Problema di sicurezza avanzando da Lucid Alpha 2 ==

Se è stata installata una versione precedente la Alpha 3 è possibile avere {{{libmysqlclient16}}} 7.0.9-1 installato. Questo pacchetto era erroneamente presente nell'archivio di Ubuntu e venne sostituito, ma siccome aveva un numero di versione successivo al apcchetto reale, il pacchetto corretto non viene installato automaticamente durante l'aggiornamento. Per verificare di avere il pacchetto ufficiale e riceverene l'eventuale aggiornamento di sicurezza tramite ubuntu 10.04 LTS, è necessartio eseguire in un terminale {{{sudo apt-get install libmysqlclient16/lucid}}} e seguire le istruzioni. (Bug:522225)
Line 201: Line 360:

== Aggiornamento manuale di GRUB con il passaggio a ext4 ==

Se viene scelto di aggiornare il file system delle partizioni `/` o `/boot` da ''ext2''/''ext3'' a ''ext4'' (come descritto nella [[http://ext4.wiki.kernel.org/index.php/Ext4_Howto#Converting_an_ext3_filesystem_to_ext4|documentazione di ext4]]), una volta effettuato l'avanzamento a '''Ubuntu 10.04 LTS''' è necessario eseguire il comando: {{{
grub-install
}}}
per reinstallare il programma di avvio. Non eseguendo questa operazione, la versione del programma di avvio ('''GRUB''') installata non sarà in grado di leggere il kernel dal nuovo file system ''ext4'' e il sistema non verrà avviato.
Line 211: Line 377:
== Impossibile eseguire job di upstart in chroot ==

I job di '''upstart''' non possono essere avviati in un ambiente chroot poiché '''upstart''' si comporta come supervisore di servizi e i processi all'interno del chroot non sono in grado di comunicare con l'istanza di '''upstart''' in esecuzione all'esterno del chroot ([[Bug:430224|bug 430224]]). Per questo, l'aggiornamento di alcuni pacchetti che sono stati convertiti per usare i job di '''upstart''' al posto degli script ''init'', potrebbe non riuscire. È consigliato configurare gli ambienti chroot con `/sbin/initctl` che punta a `/bin/true`, usando il seguente comando: {{{
dpkg-divert --local --rename --add /sbin/initctl
ln -s /bin/true /sbin/initctl
}}}
Line 214: Line 387:

== Le partizioni criptate devono essere elencate in /etc/fstab ==

Se sono state configurate delle partizioni criptate in {{{/etc/crypttab}}} da avviare durante il boot (es., non usando l'opzione {{{noauto}}}) bisogna accertare che i filesystem presenti in questi volumi siano elencati in {{{/etc/fstab}}}.
Altrimenti è possibile che durante il boot non avvenga la richiesta della passphrase.
Line 225: Line 403:

== Avahi si avvierà sempre in presenza di un dominio .local ==

Il pacchetto ''avahi-daemon'', che implementa lo standard mDNS "zeroconf", comprende un controllo che previene l'esecuzione in presenza di un conflittuale dominio DNS `.local`, Alcuni fornitori di servizi Internet pubblicizzano questo dominio `.local` all'interno delle proprie reti, portando gli host con installata la versione '''10.04 LTS''' di Ubuntu a non visualizzare i nomi disponibili all'interno della rete locale ([[Bug:327362|bug 327362]]). In Ubuntu 10.04 LTS {{{avahi-daemon}}} è avviato a prescindere.

È possibile che ciò causi altri problemi. Se la rete è configurata in questo modo, è possibile disabilitare mDNS con il seguente comando:

{{{
sudo stop avahi-daemon
sudo sed -e '/^start/,+1s/^/#/' /etc/init/avahi-daemon.conf
}}}


Contents

  1. Requisiti di sistema
  2. Release notes for Ubuntu 10.04 for ARM
  3. Note di rilascio per versione ARM
  4. Installazione
    1. Recommended packages installed by default
    2. Pacchetti "recommended" installati in modo predefinito
    3. Hibernation may be unavailable with automatic partitioning
    4. L'ibernazione potrebbe non essere disponibile con il partizionamento automatico
    5. Package list must be manually refreshed before installing drivers
    6. Aggiornamento elenco dei pacchetti per l'installazione di driver
    7. OEM "prepare for shipping" icon not shown in Kubuntu Netbook Edition
    8. Icona per gli OEM non mostrata nella Kubuntu Netbook Edition
    9. Boot options hidden by default on Desktop and Netbook CDs
    10. Opzioni di avvio nascoste in modo predefinito sui CD desktop e netbook
    11. Dmraid active by default on Desktop CD
    12. Dmraid attivo di default sul CD Desktop
  5. Upgrading
  6. Avanzamento di versione
    1. GRUB menu.lst: install the maintainer's version vs. keep the local version
    2. GRUB menu.lst: installare la versione del manutentore del pacchetto o mantenere l'attuale versione
    3. Setting wireless regulatory domain via module option no longer supported
    4. Impostazione non più supportata del dominio di regolamentazione della rete senza fili attraverso l'opzione del modulo
    5. Bonded network interfaces must use hotplug-style configuration
    6. Le interfacce di rete aggregate (bonded) devono usare la configurazione hotplug-style
    7. Kubuntu may keep unneeded guidance power package
    8. Pacchetti guidance-power in Kubuntu non più necessari
    9. Ctrl-Alt-Backspace disabled by default in Xorg, configured via XKB
    10. Ctrl-Alt-Backspace disabilitato in modo predefinito in Xorg
      1. Enabling Ctrl-Alt-Backspace for Ubuntu
      2. Abilitare Ctrl-Alt-Backspace in Ubuntu
      3. Enabling Ctrl-Alt-Backspace for Kubuntu
      4. Abilitare Ctrl-Alt-Backspace in Kubuntu
    11. Change in notifications of available updates
    12. Nuove notifiche della disponibilità di aggiornamenti
    13. MySQL upgrade
    14. Aggiornamento di MySQL
      1. MySQL Cluster setup
      2. Configurazione MySQL Cluster
    15. /etc/event.d no longer used
    16. /etc/event.d non più utilizzato
    17. Syslog upgrade
    18. Aggiornamento di syslog
    19. LPIA architecture discontinued
    20. Le architetture LPIA non sono più supportate
    21. Dovecot cmusieve plugin renamed to sieve
    22. Il plugin dovecot cmusieve è stato rinominato in sieve
  7. Other known issues
  8. Altri problemi noti
    1. Security Issue when upgrading from Lucid Alpha 2
    2. Problema di sicurezza avanzando da Lucid Alpha 2
    3. Switching to ext4 requires manually updating grub
    4. Aggiornamento manuale di GRUB con il passaggio a ext4
    5. Upstart jobs cannot be run in a chroot
    6. Impossibile eseguire job di upstart in chroot
    7. Encrypted partitions must be listed in /etc/fstab
    8. Le partizioni criptate devono essere elencate in /etc/fstab
    9. Avahi will always start even if a .local domain is present
    10. Avahi si avvierà sempre in presenza di un dominio .local
    11. Working around bugs in the new kernel video architecture
    12. Evince PDF viewer does not work for nonstandard home directories
    13. No delay for boot menu with GRUB 2
    14. Changes in boot-time output on Ubuntu Server
    15. Sun Java moved to the Partner repository
    16. Window corruption with older ATI graphics cards
    17. Incompatibility with nVidia upstream driver installer
    18. Intel 8xx X freezes/crashes

Queste note di rilascio illustrano i problemi noti con Ubuntu 10.04 LTS e le altre varianti.

Requisiti di sistema

La quantità minima di memoria richiesta per Ubuntu 10.04 LTS è 256 MiB (notare che parte della memoria del sistema potrebbe essere non disponibile se utilizzata dalla scheda video). Se è disponibile solo la quantità minima di memoria richiesta, sarà necessario più tempo del normale per il processo di installazione; l'installazione comunque potrà essere ugualmente completata e, una volta installato, il sistema potrà essere eseguito in modo adeguato.

Sistemi con poca memoria possono utilizzare il CD desktop per l'installazione selezionando dal menù di avvio la voce Installa Ubuntu, in modo da eseguire solo il programma d'installazione, invece che mandare in esecuzione l'intero ambiente grafico, o possono utilizzare il CD di installazione alternate.

Release notes for Ubuntu 10.04 for ARM

A separate page has been made available with release notes for the developer-oriented Ubuntu 10.04 armel port. Please see https://wiki.ubuntu.com/ARM/LucidReleaseNotes for information about issues impacting installation on ARM.

Note di rilascio per versione ARM

Per gli sviluppatori e i programmatori ARM è stata creata una pagina dedicata per le note di rilascio del port Armel di Ubuntu 10.04. Per maggiori informazioni, consultare: https://wiki.ubuntu.com/ARM/KarmicReleaseNotes.

Installazione

In accordance with the Debian Policy Manual (which says "The 'Recommends' field should list packages that would be found together with this one in all but unusual installations"), the package management system now installs packages listed in the Recommends: field of other installed packages as well as Depends: by default. If you want to avoid this for specific packages, use apt-get --no-install-recommends; if you want to make this permanent, set APT::Install-Recommends "false"; in /etc/apt/apt.conf. Be aware that this may result in missing features in some programs.

(This change was made in Ubuntu 8.10.)

Pacchetti "recommended" installati in modo predefinito

In accordo con il "Debian Policy Manual" (che enuncia "il campo 'Recommends' dovrebbe elencare i pacchetti che dovrebbero essere presenti nel computer assieme al pacchetto corrente in tutte le installazioni tranne quelle non usuali"), il sistema di gestione dei pacchetti ora installa in modo predefinito i pacchetti elencati nel campo Recommends: così come avviene per i pacchetti nell'elenco Depends:.

Per evitare questo comportamento per un singolo pacchetto, usare il comando:

apt-get --no-install-recommends nome_pacchetto

Per evitare questo comportamento per tutti i pacchetti in modo permanente, inserire la riga:

APT::Install-Recommends "false";

nel file /etc/apt/apt.conf.

Notare che ciò potrebbe avere come conseguenza l'assenza di funzionalità in alcuni pacchetti.

Questa modifica è stata apportata nella versione 8.10.

Hibernation may be unavailable with automatic partitioning

The default partitioning recipe in the installer will in some cases allocate a swap partition that is smaller than the physical memory in the system. This will prevent the use of hibernation (suspend-to-disk) because the system image will not fit in the swap partition. If you intend to use hibernation with your system, you should ensure that the swap partition's size is at least as large as the system's physical RAM. (345126)

L'ibernazione potrebbe non essere disponibile con il partizionamento automatico

Lo schema di partizionamento di default del programma di installazione potrebbe, in alcuni casi, allocare una partizione di swap più piccola rispetto alla memoria fisica del sistema. Questo non renderà possibile l'uso della modalità Ibernazione (suspend-to-disk) in quanto l'immagine di sistema sarà più grande della partizione di swap. Se avete intenzione di usare la modalità Ibernazione sul vostro sistema, assicuratevi che la dimensione della partizione di swap sia almeno quanto la quantità di RAM presente sul sistema. (345126)

Package list must be manually refreshed before installing drivers

The "Hardware Drivers" tool (Jockey) requires up to date package lists before it detects and advertises necessary driver packages. Immediately after a new installation, these package lists will not be present. Before running Jockey for the first time, update the package lists using System->Administration->Software->Update Manager (on Ubuntu) or "KPackageKit" (on Kubuntu). (462704)

Aggiornamento elenco dei pacchetti per l'installazione di driver

Lo strumento Driver hardware (Jockey) richiede un elenco dei pacchetti aggiornati prima di poter rilevare e segnalare la presenza di driver. Completata l'installazione, l'elenco dei pacchetti non sarà presente. Prima di avviare Driver hardware, aggiornare tale elenco scegliendo Sistema → Amministrazione → Gestore aggiornamenti (con Ubuntu) o KPackageKit (con Kubuntu) (bug 462704).

OEM "prepare for shipping" icon not shown in Kubuntu Netbook Edition

When using the OEM installation option on Kubuntu Netbook Edition, no "prepare for shipping" icon is placed on the desktop. Users who are doing OEM installations with Kubuntu Netbook Edition can access this feature under by choosing System->Prepare for shipping ... from the main bar. (386099)

Icona per gli OEM non mostrata nella Kubuntu Netbook Edition

Quando viene utilizzata l'opzione di installazione OEM nella Kubuntu Netbook Edition, l'icona Preparazione per consegna all'utente non è presente sulla scrivania (bug 386099). Gli utenti che eseguono installazioni OEM con la Kubuntu Noetbook Edition possono accedere a questa funzionalità scegliendo Sistema → Preparazione per consegna all'utente (System → Prepare for shipping) oppure eseguire, da un terminale, il seguente comando:

oem-config-prepare

Boot options hidden by default on Desktop and Netbook CDs

The Ubuntu 10.04 LTS Desktop and Netbook CDs feature a new boot interface that is noninteractive by default. To configure advanced boot options, press any key at the first boot screen.

Opzioni di avvio nascoste in modo predefinito sui CD desktop e netbook

I CD desktop e netbook di Ubuntu 10.04 LTS hanno una nuova interfaccia di avvio che non è interattiva in modo predefinito. Per configurare le opzioni di avvio avanzate, premere qualsiasi tasto durante la prima schermata di avvio.

Dmraid active by default on Desktop CD

Dmraid "fake raid" devices are supported out-of-the-box on the Ubuntu 10.04 LTS Desktop CD, and are detected and activated by dmraid on boot. Ubiquity will offer to install on the RAID array, and not on the RAID members.

The automatic activation of dmraid can be disabled with the "nodmraid" boot option, available by pressing F6 in the CD boot menu. This can be useful for setups which have fakeraid metadata present on the disks, but where dmraid activation would be undesired or cause problems.

Dmraid attivo di default sul CD Desktop

I dispositivi Dmraid "fake raid" sono supportati out-of-the-box sul CD Desktop di Ubuntu 10.04 LTS e sono rilevati e attivati da dmraid all'avvio. Ubiquity renderà possibile l'installazione RAID sull'array e non sui membri.

L'attivazione automatica di dmraid può essere disattivata inserendo l'opzione "nodmraid", disponibile premendo F6 nel menù di avvio del CD. Ciò può rivelarsi utile per configurazioni che hanno metadati fakeraid presenti sui dischi ma in cui attivazione di dmraid risulti indesiderata o causi problemi.

Upgrading

Users of Ubuntu 9.10 and Ubuntu 8.04 LTS can upgrade to Ubuntu 10.04 by a convenient automated process. Users of other Ubuntu releases need to upgrade first to either Ubuntu 8.04 LTS or Ubuntu 9.10, and then to 10.04. Complete instructions may be found at http://www.ubuntu.com/getubuntu/upgrading.

Avanzamento di versione

Se attualmente si sta usando Ubuntu 9.10 o Ubuntu 8.04 LTS è possibile eseguire l'avanzamento tramite un agevole processo automatizzato. Se invece si vuole fare l'avanzamento da altri rilasci di Ubuntu, sarà necessario dapprima avanzare ad Ubuntu 8.04 LTS oppure Ubuntu 9.10, e quindi ad Ubuntu 10.04. È possibile avere informazioni più dettagliate in questa pagina wiki.

GRUB menu.lst: install the maintainer's version vs. keep the local version

If you have previously modified the menu.lst bootloader configuration for GRUB, either by hand or with a tool such as kgrubeditor, you may be asked on upgrade whether you wish to keep your local version of the menu.lst or install the package maintainer's version. This question is asked because such changes cannot be merged automatically with 100% reliability, and care is taken to not overwrite the user's manually edited bootloader configuration without warning.

However, if you choose to "keep the local version currently installed," your system will not be set up to boot from any newly-installed kernels. Manual action is required on your part to ensure that your system is running the current, security-supported kernel after upgrade. If you have local changes to your bootloader config that you want to keep, it is recommended that you follow these steps:

  • Choose "keep the local version currently installed" at the prompt.
  • Open /boot/grub/menu.lst with a text editor (e.g., sudo gedit /boot/grub/menu.lst).

  • Apply any changes you've made to the kernel boot options to the commented variables (e.g., groot, kopt, defoptions) above.

  • Move any manually-added boot options for other operating systems so that they are above the line

    ### BEGIN AUTOMAGIC KERNELS LIST

    or below the line

    ### END DEBIAN AUTOMAGIC KERNELS LIST
  • Save the file, and run sudo update-grub from the commandline.

  • Choose "install the package maintainer's version".

For example, if you added an option i915.modeset=0 to the "kernel" line:

kernel          /vmlinuz-2.6.31-14-generic root=UUID=0e7... ro quiet splash i915.modeset=0

then add this option to kopt:

# kopt=root=UUID=0e7... ro i915.modeset=0

An updated version of the grub package will include information about this problem in the help screen for the menu.lst prompt. (470490)

GRUB menu.lst: installare la versione del manutentore del pacchetto o mantenere l'attuale versione

Se il file configurativo menu.lst del bootoader GRUB è stato modificato, sia manualmente che tramite strumenti quali kgrubeditor, è possibile che durante l'avanzamento venga richiesto se si desidera mantenere l'attuale versione del file menu.lst oppure installare quella del manutentore del pacchetto. Questa domanda viene posta perchè queste variazioni non possono essere incorporate automaticamente con la matematica certezza della riuscita dell'operazione e perchè non si ritiene corretto sovrascrivere le impostazioni manuali dell'utente senza un preventivo avviso. D'altrocanto, se si sceglie di "mantenere la versione attualmente installata" il sistema non potrà avviare nessuno dei nuovi kernel installati. Dopo l'avanzamento di versione sarà necessario un intervento manuale per garantire che il sistema esegua il kernel con gli adeguati aggiornamenti di sicurezza. Nel caso si desideri mantenere le variazioni fatte alla configurazione del bootloader, è necessario seguire questi passi:

  • Quando richiesto scegliere "mantenere la versione attualmente installata".
  • Aprire il file /boot/grub/menu.lst con un editor di testo (es., sudo gedit /boot/grub/menu.lst).

  • Applicare tutte le variazioni fatte in precedenza alle opzioni di boot del kernel nelle variabili commentate (es., groot, kopt, defoptions).

  • Spostare ogni opzione d'avvio, manualmente aggiunta per altri sistemi operativi,di modo che risulti sopra la linea

    ### BEGIN AUTOMAGIC KERNELS LIST

    o sotto la linea

    ### END DEBIAN AUTOMAGIC KERNELS LIST
  • Salvare il file e da terminale eseguire sudo update-grub.

  • Scegliere "installa la versione del manutentore del pacchetto".

per esempio, se si aggiunge l'opzione i915.modeset=0 alla linea "kernel":

kernel          /vmlinuz-2.6.31-14-generic root=UUID=0e7... ro quiet splash i915.modeset=0

quindi aggiungere l'opzione a kopt:

# kopt=root=UUID=0e7... ro i915.modeset=0

Una versione aggiornata del pacchetto grub includerà informazioni inerenti questo problema nella schermata di aiuto per la richiesta di menu.lst. (470490)

Setting wireless regulatory domain via module option no longer supported

Ubuntu 10.04 LTS enables the CRDA wireless regulatory framework for controlling which wireless channels are usable and visible in a particular location. If you previously had to use the module option similar to that below in /etc/modprobe.d/options.conf to allow access to certain channels in your locality then you may find that wireless will not function at all:

  • options cfg80211 ieee80211_regdom=EU

You should remove this kernel module option on upgrade to Ubuntu 9.10 and use the iw reg command instead.

(This change was made in Ubuntu 9.04.)

Impostazione non più supportata del dominio di regolamentazione della rete senza fili attraverso l'opzione del modulo

Ubuntu 10.04 LTS abilita il quadro normativo CRDA delle reti senza fili per il controllo dei canali utilizzabili e visibili in una determinata località. Se in precedenza veniva usata, nel file /etc/modprobe.d/options, un'opzione simile alla seguente per consentire l'accesso ad alcuni canali, è possibile che ora la rete senza fili non funzioni:

  • options cfg80211 ieee80211_regdom=EU

Per l'avanzamento di versione ad Ubuntu 10.04 LTS è necessario rimuovere questa opzione dal modulo kernel, ed utilizzare in sostituzione il comando iw reg.

(Questa modifica è stata apportata in Ubuntu 10.04).

Bonded network interfaces must use hotplug-style configuration

The migration of network handling to upstart means that all network devices are now handled in a hotplug manner. As a result, bonded interfaces are only brought up reliably on boot when the bonded interface is created as part of the configuration of the physical interface; otherwise, the system may attempt to bring up the bonded interface before the underlying physical interfaces are available, and fail. For an example of how to configure a bonding interface for hotplug, please see /usr/share/doc/ifenslave-2.6/examples/two_hotplug_ethernet in the ifenslave-2.6 package.

(This change was made in Ubuntu 9.10.)

Le interfacce di rete aggregate (bonded) devono usare la configurazione hotplug-style

La migrazione della gestione di rete ad upstart significa che ora tutti i dispositivi di rete sono gestiti in modalità hotplug. Come risultato, si ha un avvio affidabile delle interfacce aggregate dato che vengono create come configurazione dell'interfaccia fisica; altrimenti il sistema potrebbe tentare di avviare le interfacce aggregate prima che la successiva interfaccia fisica sia disponibile, sbagliando. Per un esempio su come configurare un interfaccia aggregata per hotplug, consultare /usr/share/doc/ifenslave-2.6/examples/two_hotplug_ethernet nel pacchetto ifenslave-2.6.

(Questa modifica è stata fatta in Ubuntu 9.10.)

Kubuntu may keep unneeded guidance power package

The kubuntu upgrade may leave the no longer needed packages "kde-guidance-powermanager" or "guidance-power-manager" installed. Those can be removed.

Pacchetti guidance-power in Kubuntu non più necessari

L'avanzamento di versione di Kubuntu potrebbe lasciare installati i pacchetti kde-guidance-powermanager o guidance-power-manager. Questi pacchetti possono essere rimossi.

Ctrl-Alt-Backspace disabled by default in Xorg, configured via XKB

Since Ubuntu 9.04, the Ctrl-Alt-Backspace key combination to force a restart of X is now disabled by default, to eliminate the problem of accidentally triggering the key combination. In addition, the Ctrl-Alt-Backspace option is now configured as an X keymap (XKB) option, replacing the X server "DontZap" option and allowing per-user configuration of this setting.

As a result, enabling or disabling the Ctrl+Alt+Backspace shortcut can now be done easily from the desktop.

Ctrl-Alt-Backspace disabilitato in modo predefinito in Xorg

A partire dalla versione 9.04, la combinazione di tasti Ctrl + Alt + Backspace per forzare un riavvio del server X è disabilitata in modo predefinito, in modo da prevenirne l'uso accidentale. Inoltre, tale combinazione di tasti è ora configurata come opzione XKB, sostituendo così l'opzione "DontZap" del server X e rendendo possibile una configurazione per-utente.

Riabilitare questa scorciatoia può ora essere compiuto direttamente nell'ambiente grafico.

Enabling Ctrl-Alt-Backspace for Ubuntu

  • Select "System"->"Preferences"->"Keyboard"

  • Select the "Layouts" tab and click on the "Layout Options" button.
  • Select "Key sequence to kill the X server" and enable "Control + Alt + Backspace".

Abilitare Ctrl-Alt-Backspace in Ubuntu

  • Scegliere Sistema → Preferenze → Tastiera

  • Scegliere la scheda Disposizioni e fare clic su Opzioni disposizioni

  • Selezionare Sequenza di tasti per terminare il server X per abilitare la scorciatoia da tastiera

Enabling Ctrl-Alt-Backspace for Kubuntu

  • Click on the Application launcher and select "System Settings"
  • Click on "Regional & Language".

  • Select "Keyboard Layout".
  • Click on "Enable keyboard layouts" (in the Layout tab).
  • Select the "Advanced" tab. Then select "Key sequence to kill the X server" and enable "Control + Alt + Backspace".

For further information, see: https://wiki.ubuntu.com/X/Config/DontZap

Abilitare Ctrl-Alt-Backspace in Kubuntu

  • Fare clic su Lancia applicazioni e selezionare Impostazioni di sistema

  • Fare clic su Lingua e paese

  • Selezionare Mappatura della tastiera

  • Nella scheda Disposizione, fare clic su Abilita le mappature della tastiera

  • Scegliere la scheda Avanzate e quindi Sequenza di tasti per terminare il server X per abilitare la scorciatoia da tastiera

Per maggiori informazioni, consultare: https://wiki.ubuntu.com/X/Config/DontZap (in inglese).

Change in notifications of available updates

Ubuntu 10.04 LTS launches update-manager directly to handle package updates, instead of displaying a notification icon in the GNOME panel. Users are notified of security updates on a daily basis, but for updates that are not security-related, users will only be prompted once a week.

Users who wish to continue receiving update notifications in the previous manner can restore the earlier behavior using the following command:

gconftool -s --type bool /apps/update-notifier/auto_launch false

(This change was made in Ubuntu 9.04.)

Nuove notifiche della disponibilità di aggiornamenti

Con la versione 10.04 LTS, invece di visualizzare un'icona di notifica nel pannello superiore, viene avviato il programma Gestore aggiornamenti. Gli utenti vengono avvisati riguardo gli aggiornamenti di sicurezza giornalmente, ma per gli aggiornamenti non relativi alla sicurezza vengono avvisati una volta alla settimana.

Per poter ricevere le notifiche come in precedenza, è possibile ripristinare tale comportamento eseguendo il seguente comando:

gconftool -s --type bool /apps/update-notifier/auto_launch false

Questa modifica è stata apportata nella versione 9.04.

MySQL upgrade

In Ubuntu 10.04 LTS, MySQL 5.1 is the only version of MySQL available. Performing an upgrade via update-manager will correctly handle the transition from MySQL 5.0 to MySQL 5.1.

Aggiornamento di MySQL

In Ubuntu 10.04 LTS, MySQL 5.1 è la sola versione di MySQL disponibile. Se l'avanzamento è gestito da update-manager la transizione da MySQL 5.0 a MySQL 5.1 sarà gestita correttamente.

MySQL Cluster setup

If MySQL has been set up to use the MySQL Cluster engine (NDB engine), upgrading to MySQL 5.1 will not work since the mysql-dfsg-5.1 packages don't support MySQL Cluster. Instead the mysql-cluster-server package should be installed.

Configurazione MySQL Cluster

Se MySQL è stato configurato per utilizzare il motore MySQL Cluster (NDB), l'aggiornamento a MySQL 5.1 non funzionerà, poiché il pacchetto mysql-dfsg-5.1 non supporta MySQL Cluster. È necessario invece installare il pacchetto mysql-cluster-server.

/etc/event.d no longer used

The version of upstart included in Ubuntu 10.04 LTS no longer uses the configuration files in the /etc/event.d directory, looking to /etc/init instead. No automatic migration of changes to /etc/event.d is possible. If you have modified any settings in this directory, you will need to reapply them to /etc/init in the new configuration format by hand. (402759)

(This change was made in Ubuntu 9.10.)

/etc/event.d non più utilizzato

La versione di upstart inclusa in Ubuntu 10.04 LTS non utilizza più i file di configurazione presenti nella directory /etc/event.d, ma utilizza invece /etc/init.

Non è possibile eseguire una migrazione automatica delle modifiche apportate in /etc/event.d.

Se sono state apportate delle modifiche alle impostazioni in questa directory, è necessario riapplicarle manualmente utilizzando il nuovo formato di configurazione in /etc/init (bug 402759).

(Questa modifica è stata fatta in Ubuntu 9.10.)

Syslog upgrade

The sysklogd package has been replaced with rsyslog. Configurations in /etc/syslog.conf will be automatically migrated to /etc/rsyslog.d/50-default. If you modified the log rotation settings in /etc/cron.daily/sysklogd or /etc/cron.weekly/sysklogd, you will need to change the new configurations in /etc/logrotate.d/rsyslog. Also note that the prior rotation configurations used .0 as the first rotated file extension, and now with logrotate it will be .1.

(This change was made in Ubuntu 9.10.)

Aggiornamento di syslog

Il pacchetto syslogd è stato sostituito con rsyslog. Le configurazioni presenti in /etc/syslog.conf verranno automaticamente convertite in /etc/rsyslog.d/50-default. Se sono state modificate le impostazioni di rotazione del registro in /etc/cron.daily/sysklogd o in /etc/cron.weekly/sysklogd, sarà necessario modificare le nuove configurazioni in /etc/logrotate.d/rsyslog. Notare anche che le configurazioni precedenti usavano .0 come estensione per il file, ora via logrotate verrà usato .1.

LPIA architecture discontinued

The lpia architecture present in previous releases has been discontinued as of Ubuntu 10.04 LTS. The hardware is still supported, but systems that were installed as lpia will need to be backed up and reinstalled from scratch using either the i386 or amd64 architectures. See bug 523295, which includes an unsupported method for migration from lpia to i386.

Le architetture LPIA non sono più supportate

Le architetture LPIA presenti nei precedenti rilasci, a partire da Ubuntu 10.04 LTS non sono più suportate. L'hardware rimane supportato, ma coloro che hanno sistemi installati come lpia devono eseguire il backup e reinstallare da zero utilizzando l'architettura i386 oppure amd64. Vedere bug 523295, che include un metodo, non supportato, pre la migrazione da lpia a i386.

Dovecot cmusieve plugin renamed to sieve

The "cmusieve" plugin used in dovecot has been renamed to "sieve". Users who have the following set in their dovecot configuration:

        mail_plugins = cmusieve

should change this to:

        mail_plugins = sieve

Il plugin dovecot cmusieve è stato rinominato in sieve

Il plugin "cmusieve" usato in dovecot è stato rinominato in "sieve". Gli utenti che hanno la seguente impostazione nella configurazione di dovecot:

        mail_plugins = cmusieve

devono cambiarla in:

        mail_plugins = sieve

Other known issues

Altri problemi noti

Security Issue when upgrading from Lucid Alpha 2

If you installed Lucid prior to Alpha 3, you may have libmysqlclient16 7.0.9-1 installed. This package was present in the Ubuntu archive by mistake and was retracted, but because it has a later version number than the real libmysqlclient16 package, the real package will not be installed automatically on upgrade. To ensure that you have the official package installed on your Lucid system and will receive security support for it throughout Ubuntu 10.04 LTS, it is important that you run sudo apt-get install libmysqlclient16/lucid and follow the instructions. (522225)

Problema di sicurezza avanzando da Lucid Alpha 2

Se è stata installata una versione precedente la Alpha 3 è possibile avere libmysqlclient16 7.0.9-1 installato. Questo pacchetto era erroneamente presente nell'archivio di Ubuntu e venne sostituito, ma siccome aveva un numero di versione successivo al apcchetto reale, il pacchetto corretto non viene installato automaticamente durante l'aggiornamento. Per verificare di avere il pacchetto ufficiale e riceverene l'eventuale aggiornamento di sicurezza tramite ubuntu 10.04 LTS, è necessartio eseguire in un terminale sudo apt-get install libmysqlclient16/lucid e seguire le istruzioni. (522225)

Switching to ext4 requires manually updating grub

If you choose to upgrade your / or /boot filesystem in place from ext2 or ext3 to ext4 (as documented on the ext4 wiki), then you must also use the grub-install command after upgrading to Ubuntu 10.04 LTS to reinstall your boot loader. If you do not do this, then the version of GRUB installed in your boot sector will not be able to read the kernel from the ext4 filesystem and your system will fail to boot.

Aggiornamento manuale di GRUB con il passaggio a ext4

Se viene scelto di aggiornare il file system delle partizioni / o /boot da ext2/ext3 a ext4 (come descritto nella documentazione di ext4), una volta effettuato l'avanzamento a Ubuntu 10.04 LTS è necessario eseguire il comando:

grub-install

per reinstallare il programma di avvio. Non eseguendo questa operazione, la versione del programma di avvio (GRUB) installata non sarà in grado di leggere il kernel dal nuovo file system ext4 e il sistema non verrà avviato.

Upstart jobs cannot be run in a chroot

Upstart jobs cannot be started in a chroot because upstart acts as a service supervisor, and processes within the chroot are unable to communicate with the upstart running outside of the chroot (430224). This will cause some packages that have been converted to use upstart jobs instead of init scripts to fail to upgrade within a chroot. Users are advised to configure their chroots with /sbin/initctl pointing to /bin/true, with the following commands run within the chroot:

dpkg-divert --local --rename --add /sbin/initctl
ln -s /bin/true /sbin/initctl

Impossibile eseguire job di upstart in chroot

I job di upstart non possono essere avviati in un ambiente chroot poiché upstart si comporta come supervisore di servizi e i processi all'interno del chroot non sono in grado di comunicare con l'istanza di upstart in esecuzione all'esterno del chroot (bug 430224). Per questo, l'aggiornamento di alcuni pacchetti che sono stati convertiti per usare i job di upstart al posto degli script init, potrebbe non riuscire. È consigliato configurare gli ambienti chroot con /sbin/initctl che punta a /bin/true, usando il seguente comando:

dpkg-divert --local --rename --add /sbin/initctl
ln -s /bin/true /sbin/initctl

Encrypted partitions must be listed in /etc/fstab

Users who have configured any encrypted partitions in /etc/crypttab to start at boot time (i.e., not using the noauto option) should make sure that the filesystems on these volumes are listed in /etc/fstab. Otherwise, the passphrase prompt is not guaranteed to be displayed at boot time.

Le partizioni criptate devono essere elencate in /etc/fstab

Se sono state configurate delle partizioni criptate in /etc/crypttab da avviare durante il boot (es., non usando l'opzione noauto) bisogna accertare che i filesystem presenti in questi volumi siano elencati in /etc/fstab. Altrimenti è possibile che durante il boot non avvenga la richiesta della passphrase.

Avahi will always start even if a .local domain is present

The avahi-daemon package, which implements the mDNS "zeroconf" standard, formerly included a check to avoid running when a conflicting .local DNS domain is present, as it was reported that some ISPs advertise such a .local domain on their networks, leaving Ubuntu hosts unable to see names advertised on the local network (327362). In Ubuntu 9.10, avahi-daemon is started regardless.

It is possible that this may cause other problems. If your network is configured this way, you can disable mDNS using the following command:

sudo stop avahi-daemon
sudo sed -e '/^start/,+1s/^/#/' /etc/init/avahi-daemon.conf

Avahi si avvierà sempre in presenza di un dominio .local

Il pacchetto avahi-daemon, che implementa lo standard mDNS "zeroconf", comprende un controllo che previene l'esecuzione in presenza di un conflittuale dominio DNS .local, Alcuni fornitori di servizi Internet pubblicizzano questo dominio .local all'interno delle proprie reti, portando gli host con installata la versione 10.04 LTS di Ubuntu a non visualizzare i nomi disponibili all'interno della rete locale (bug 327362). In Ubuntu 10.04 LTS avahi-daemon è avviato a prescindere.

È possibile che ciò causi altri problemi. Se la rete è configurata in questo modo, è possibile disabilitare mDNS con il seguente comando:

sudo stop avahi-daemon
sudo sed -e '/^start/,+1s/^/#/' /etc/init/avahi-daemon.conf

Working around bugs in the new kernel video architecture

Ubuntu 10.04 LTS enables the new kernel-mode-setting (KMS) technology by default on most common video chipsets. While this is a major step forward for the graphics architecture in Ubuntu, in some rare cases KMS will prevent your video output from working correctly, or from working at all. If you need to disable KMS, you can do so by booting with the nomodeset option. You can also save this setting so that it's applied at every boot by adding it to your grub config (for GRUB 2: edit /etc/default/grub and add nomodeset to GRUB_CMDLINE_LINUX, then run sudo update-grub; for GRUB 1: edit /boot/grub/menu.lst and add nomodeset to the line beginning with # kopt=, then run sudo update-grub). (533784, 541501)

Evince PDF viewer does not work for nonstandard home directories

Evince, the GNOME document viewer, now ships with an enforcing AppArmor profile. This greatly increases security by protecting users against flaws in the historically problematic PDF and image libraries. Users who use a non-standard location for their home directory will need to adjust the home tunable in /etc/apparmor.d/tunables/home. See https://wiki.ubuntu.com/DebuggingApparmor#Adjusting%20Tunables for details.

No delay for boot menu with GRUB 2

When using the GRUB 2 bootloader included in Ubuntu 10.04 LTS, the first boot option will by default be loaded automatically without pausing for user input. To interrupt the boot, users can hold down the Shift key to bring up the boot menu, allowing them to select a different boot option or to configure kernel arguments. (https://help.ubuntu.com/community/Grub2#GRUB%20vs%20GRUB%202)

Changes in boot-time output on Ubuntu Server

With the introduction of plymouth, boot-time messages from startup scripts are no longer displayed above the login prompt on tty1. Instead, they are all output to tty7 and on Ubuntu Server, can be viewed after boot by pressing Alt+F7. On all systems the boot output can also be found in /var/log/boot.log.

On new installs of Ubuntu 10.04 LTS Server, no boot splash screen is shown by default. While this provides server administrators with more immediate feedback about their system while booting, it also prevents prompts from reaching the user in the event of filesystem mounting failures. Users can add the splash option to /etc/default/grub if they prefer to always see the splash screen.Hotkeys for interacting with mountall will still work without the splash screen, but are not discoverable: C to cancel a running fsck; M to request a maintenance shell; S to skip an unavailable mount; and F to try to fix errors found by a fsck. (563916)

Sun Java moved to the Partner repository

For Ubuntu 10.04 LTS, the sun-java6 packages have been dropped from the Multiverse section of the Ubuntu archive. It is recommended that you use openjdk-6 instead.

If you can not switch from the proprietary Sun JDK/JRE to OpenJDK, you can install sun-java6 packages from the Canonical Partner Repository. You can configure your system to use this repository via command-line:

     add-apt-repository "deb http://archive.canonical.com/ lucid partner"

Window corruption with older ATI graphics cards

With older ATI graphics cards with 32MB or less of video RAM some corruption of direct rendered windows, for example OSD notifier windows, might appear. This may be worked around by disabling 'RenderAccel' in the Xorg configuration. (426582)

To do this first exit to the console using the following command:

  • sudo service gdm stop

Then create an Xorg configuration file with the command below:

  • sudo Xorg -configure

Then add the 'RenderAccel' option to /etc/X11/xorg.conf:

  • Section "Device"
            ...
            Driver "radeon"
            Option "RenderAccel" "off"
    EndSection

And restart X/GDM.

  • sudo service gdm start

Incompatibility with nVidia upstream driver installer

Ubuntu 10.04 LTS includes improved integration for nVidia binary driver packages. Unfortunately, this comes at the expense of compatibility with the installer provided upstream on the nVidia website. Users who wish to use the nVidia binary video drivers with 10.04 LTS should install them using the Ubuntu packages, as made available under System -> Administration -> Hardware Drivers.

Intel 8xx X freezes/crashes

The -intel driver fails with X freezes or crashes on certain i8xx hardware. The issue is known upstream but solutions are still under development. For now, to work around the issue, boot with the -vesa video driver. See http://wiki.ubuntu.com/X/Bugs/Lucidi8xxFreezes for further details.

LucidLynx/ReleaseNotes/it (last edited 2010-04-29 21:00:37 by dynamic-adsl-78-15-193-67)