it

Differences between revisions 20 and 21
Revision 20 as of 2010-04-29 17:50:57
Size: 25030
Editor: 151
Comment: Aggiunti bug di AbiWord e Thunderbird/Lightning
Revision 21 as of 2010-04-29 21:00:37
Size: 31980
Editor: dynamic-adsl-78-15-193-67
Comment:
Deletions are marked like this. Additions are marked like this.
Line 3: Line 3:
Line 14: Line 13:
Per gli sviluppatori e i programmatori ARM è stata creata una pagina dedicata per le note di rilascio della conversione (''port'') ad Armel di Ubuntu 10.04. Per maggiori informazioni, consultare: [[https://wiki.ubuntu.com/ARM/LucidReleaseNotes]]. Per gli sviluppatori e i programmatori ARM è stata creata una pagina dedicata per le note di rilascio della conversione (''port'') ad Armel di Ubuntu 10.04.  Per maggiori informazioni, consultare: [[https://wiki.ubuntu.com/ARM/LucidReleaseNotes]].
Line 18: Line 17:
== Altri sistemi operativi non presenti nel menù GRUB dopo l'installazione ==

Il programma di installazione desktop, in alcuni casi, potrebbe non creare le voci di menù GRUB per gli altri sistemi operativi. Ciò è dovuto a un'interazione non corretta fra alcuni componenti del programma di installazione. Per risolvere il problema dopo l'installazione, eseguire il seguente comando: {{{
sudo update-grub
}}}

In alternativa, il primo aggiornamento del kernel dopo l'installazione correggerà automaticamente, come effetto secondario, il problema, e nel programma di installazione esso sarà risolto per la versione 10.04.1. (Bug:570765)

== Diminuzione delle prestazioni con ext4 in base a determinati carichi di lavoro (workload) ==

Il file system predefinito per le installazioni di Ubuntu 10.04 LTS è '''ext4''', l'ultima versione della popolare serie di file system estesi di Linux. `ext4` include diverse modifiche per la regolazione delle prestazioni rispetto alle versioni precedenti, come `ext3`, il file system utilizzato fino a Ubuntu 9.04. Queste producono, in genere, dei miglioramenti, ma si sa che determinati carichi di lavoro sono decisamente più lenti con l'utilizzo di `ext4` piuttosto che `ext3`. Se si utilizzano applicazioni sensibili alle prestazioni, raccomandiamo di eseguire delle prove con più file system all'interno del proprio ambiente e di selezionare il file system più appropriato.

In particolare, si sa che il gestore di pacchetti `dpkg` risulta molto più lento con `ext4`, rendendo due volte più lunghe di prima le installazioni da server o dal CD di installazione `alternate`. `ext4` non garantisce la rinomina atomica dei nuovi file su quelli esistenti in caso di mancanza di corrente subito dopo la rinomina, dunque `dpkg` deve forzare il contenuto del nuovo file all'esterno sul disco prima di rinominarlo, per evitare che i file a lunghezza zero vengano rovinati dopo la mancanza di corrente. Questa operazione comporta per il disco un'attesa molto più lunga di quella che strettamente necessita e questo diminuisce le prestazioni. Se si ha la necessità che le operazioni di gestione dei pacchetti siano veloci, si dovrebbe allora utilizzare `ext3`. (Bug:570805)

Il metodo più semplice per selezionare al momento dell'installazione un file system diverso come `ext3`, è aggiungere il parametro di avvio `partman/default_filesystem=ext3` quando si esegue il programma di installazione. Se si sta facendo uso di Ubuntu in modo automatico tramite Kickstart o preseeding, è possibile allora impostare un file system differente durante la configurazione delle partizioni.
Line 20: Line 35:
In accordo con il "Debian Policy Manual" (che enuncia "''il campo 'Recommends' dovrebbe elencare i pacchetti che dovrebbero essere presenti nel computer assieme al pacchetto corrente in tutte le installazioni tranne quelle non usuali''"), il sistema di gestione dei pacchetti ora installa in modo predefinito i pacchetti elencati nel campo '''Recommends:''' così come avviene per i pacchetti nell'elenco '''Depends:'''.

Per evitare questo comportamento per un singolo pacchetto, usare il comando: {{{
In accordo con il "Debian Policy Manual" (che enuncia "''il campo 'Recommends' dovrebbe elencare i pacchetti che dovrebbero essere presenti nel computer assieme al pacchetto corrente in tutte le installazioni tranne quelle non usuali''"), il sistema di gestione dei pacchetti ora installa in modo predefinito i pacchetti elencati nel campo '''Recommends:''' così come avviene per i pacchetti nell'elenco '''Depends:'''. Per evitare questo comportamento per un singolo pacchetto, usare il comando: {{{
Line 29: Line 42:
nel file `/etc/apt/apt.conf`.

Notare che ciò potrebbe avere come conseguenza l'assenza di funzionalità in alcuni pacchetti.
nel file `/etc/apt/apt.conf`. Notare che ciò potrebbe avere come conseguenza l'assenza di funzionalità in alcuni pacchetti.
Line 37: Line 48:
Lo schema di partizionamento di default del programma di installazione potrebbe, in alcuni casi, allocare una partizione di swap più piccola rispetto alla memoria fisica del sistema. Questo non renderà possibile l'uso della modalità Ibernazione (sospendi su disco) in quanto l'immagine di sistema sarà più grande della partizione di swap. Se avete intenzione di usare la modalità ''Ibernazione'' sul vostro sistema, assicuratevi che la dimensione della partizione di swap sia almeno quanto la quantità di RAM presente sul sistema. (Bug:345126)

== I/O error after CD is ejected at end of install ==

In some cases, ejecting the CD at the end of installation will leave errors on the screen such as:
Lo schema di partizionamento di default del programma di installazione potrebbe, in alcuni casi, allocare una partizione di swap più piccola rispetto alla memoria fisica del sistema.  Questo non renderà possibile l'uso della modalità Ibernazione (sospendi su disco) in quanto l'immagine di sistema sarà più grande della partizione di swap.  Se si intende usare la modalità ''Ibernazione'' sul proprio sistema, assicurarsi che la dimensione della partizione di swap sia almeno quanto la quantità di RAM presente sul sistema. (Bug:345126)

== Errore I/O dopo l'espulsione del CD al termine dell'installazione ==

In alcuni casi, l'espulsione del CD al termine dell'installazione può restituire a video errori di questo genere:
Line 47: Line 58:
these error messages indicate that the system is still trying to access some files on the CD, and are harmless except that they obscure the message asking the user to press Enter to reboot. You can safely remove the CD from the tray and press Enter at this point to reboot to your new Ubuntu system. (Bug:539027)


== I/O error dopo l'espulsione del CD al termine dell'installazione ==

In alcuni casi, l'espulsione del CD alla fine dell'installazione potrebbe comportare la segnalazione sullo schermo di un errore simile a:

{{{
end_request: I/O error, dev sr0, sector 437628
}}}

Questi messaggi d'errore indicano che il sistema sta cercando di accedere ad alcuni file sul CD, è un errore inoffensivo, se non per il fatto che questi messaggi inibiscono la comparsa dell'avviso che richiede all'utente di premere Invio per riavviare il sistema. È possibile rimuovere in tutta sicurezza il CD e premere Invio per riavviare il sistema ed accedere al nuovo sistema operativo Ubuntu appena installato. (Bug:539027)
== Aggiornamento manuale dell'elenco dei pacchetti per l'installazione di driver ==

Lo strumento '''Driver hardware''' ('''Jockey''') richiede un elenco dei pacchetti aggiornati prima di poter rilevare e segnalare la presenza di driver. Completata l'installazione, l'elenco dei pacchetti non sarà presente. Prima di avviare '''Driver hardware''', aggiornare tale elenco scegliendo '''''Sistema → Amministrazione → Gestore aggiornamenti''''' (con Ubuntu) o '''KPackageKit''' (con Kubuntu) ([[Bug:462704|bug 462704]]).

== Icona per gli OEM non mostrata nella Kubuntu Netbook Edition ==

Quando viene utilizzata l'opzione di installazione OEM nella ''Kubuntu Netbook Edition'', l'icona '''Preparazione per consegna all'utente''' non è presente sulla scrivania ([[Bug:386099|bug 386099]]). Gli utenti che eseguono installazioni OEM con la ''Kubuntu Notebook Edition'' possono accedere a questa funzionalità scegliendo '''''Sistema → Preparazione per consegna all'utente''''' ('''''System → Prepare for shipping''''') nella barra principale, oppure eseguire, da un terminale, il seguente comando: {{{oem-config-prepare}}}
Questi messaggi di errore indicano che il sistema sta ancora tentando di accedere ad alcuni file sul CD e sono innocui, ad eccezione del fatto che nascondono il messaggio che chiede all'utente di premere il tasto Invio per il riavvio. Si può tranquillamente rimuovere il CD dall'alloggiamento e premere Invio in questo punto per riavviare il nuovo sistema Ubuntu installato. (Bug:539027)
Line 69: Line 62:
I CD per i desktop e per gli ultraportatili di '''Ubuntu 10.04 LTS''' hanno una nuova interfaccia di avvio che non è interattiva in modo predefinito. Per configurare le opzioni di avvio avanzate, premere qualsiasi tasto durante la prima schermata di avvio. I CD per i desktop e per gli ultraportatili di '''Ubuntu 10.04 LTS''' hanno una nuova interfaccia di avvio che non è interattiva in modo predefinito. Per configurare le opzioni di avvio avanzate, premere qualsiasi tasto durante la prima schermata di avvio.

== Il programma di installazione va in crash con una partizione /home separata ==

Un errore nell'{{{assistente alla migrazione}}} impedisce agli utenti che usano partizioni home separate di completare correttamente l'installazione. Gli utenti che sperimentano questo tipo di blocco possono disabilitare l'assistente alla migrazione selezionando "Prova Ubuntu" nella prima schermata del programma di installazione, poi premendo la combinazione di tasti {{{Alt-F2}}} e digitando {{{ubiquity --no-migration-assistant}}} nella casella di immissione che appare. (Bug:536673)
Line 72: Line 69:
Line 76: Line 74:
== La modifica di allineamento delle partizioni potrebbe intaccare alcuni sistemi ==

Per impostazione predefinita, Ubuntu 10.04 LTS allinea le partizioni sul disco ai limiti di 1 MiB (1048576 byte). Questo assicura le massime prestazioni su molti dischi moderni, in particolare le unità a stato solido, ma anche i nuovi dischi a "formato avanzato" con settori fisici più grandi dei tradizionali 512 byte. Pochissimi sistemi, al giorno d'oggi, hanno bisogno del vecchio allineamento, utilizzato nel periodo del MS-DOS, quando era utile per le partizioni partire all'inizio del cilindro.

In alcuni rari casi l'allineamento ottimale può causare problemi. È stato riportato che alcune implementazioni del BIOS (quelle sulle schede madri Asus P5``P800-MX e Asus P5GZ-MX) si bloccano dopo l'installazione. Potrebbe essere difficile installare Microsoft Windows XP e versioni precedenti dopo aver installato Ubuntu, sebbene le versioni più recenti di Windows dovrebbero essere compatibili con l'allineamento ottimale e dovrebbero poterlo creare autonomamente. Se ci si accorge che invece è necessario utilizzare il vecchio allineamento dei cilindri, aggiungere allora il parametro di avvio {{{partman/alignment=cylinder}}} quando si esegue il programma di installazione. (Bug:551965)

== Il programma di installazione desktop a volte va in crash all'avvio ==

In alcune macchine, il CD di avvio restituisce un errore col messaggio "Il programma di installazione ha riscontrato un errore irreversibile. Verrà ora avviata una sessione desktop affinché si possa investigare il problema o riprovare l'installazione." Se si sperimenta un simile errore, riavviare il computer col CD inserito, premere un tasto qualsiasi durante la schermata (quando si visualizza l'icona della tastiera nella parte inferiore dello schermo) e selezionare "Prova Ubuntu senza installarlo". Una volta che appare la scrivania, utilizzare l'icona "Installa Ubuntu 10.04" per avviare l'installazione. (Bug:567899)
Line 78: Line 86:
Se attualmente si sta usando Ubuntu 9.10 o Ubuntu 8.04 LTS è possibile eseguire l'avanzamento tramite un agevole processo automatizzato. Se invece si vuole fare l'avanzamento da altri rilasci di Ubuntu, sarà necessario dapprima avanzare ad Ubuntu 8.04 LTS oppure Ubuntu 9.10, e quindi ad Ubuntu 10.04. È possibile avere informazioni più dettagliate in questa [[http://wiki.ubuntu-it.org/Installazione/NoteAvanzamento|pagina wiki]]. Se attualmente si sta usando Ubuntu 9.10 o Ubuntu 8.04 LTS è possibile eseguire l'avanzamento tramite un agevole processo automatizzato. Se invece si vuole fare l'avanzamento da altri rilasci di Ubuntu, sarà necessario dapprima avanzare a Ubuntu 8.04 LTS oppure Ubuntu 9.10, e quindi a Ubuntu 10.04. È possibile avere informazioni più dettagliate in questa [[http://wiki.ubuntu-it.org/Installazione/NoteAvanzamento|pagina wiki]].
Line 82: Line 90:
Se il file di configurazione {{{menu.lst}}} del bootloader GRUB è stato modificato sia manualmente, sia tramite strumenti quali {{{kgrubeditor}}}, è possibile che durante l'avanzamento venga richiesto se si desidera mantenere la propria versione del file menu.lst oppure installare quella contenuta nel pacchetto. Questa domanda viene posta perché queste variazioni non possono essere incorporate automaticamente con la matematica certezza della riuscita dell'operazione e perché non si ritiene corretto sovrascrivere le impostazioni manuali dell'utente senza un preventivo avviso. Se il file di configurazione {{{menu.lst}}} del bootloader GRUB è stato modificato sia manualmente, sia tramite strumenti quali {{{kgrubeditor}}}, è possibile che durante l'avanzamento venga richiesto se si desidera mantenere la propria versione del file menu.lst oppure installare quella contenuta nel pacchetto.  Questa domanda viene posta perché queste variazioni non possono essere incorporate automaticamente con la matematica certezza della riuscita dell'operazione e perché non si ritiene corretto sovrascrivere le impostazioni manuali dell'utente senza un preventivo avviso.
Line 111: Line 120:
Line 113: Line 123:
Ubuntu 10.04 LTS abilita il quadro normativo CRDA delle reti senza fili per il controllo dei canali utilizzabili e visibili in una determinata località. Se in precedenza veniva usata, nel file {{{/etc/modprobe.d/options}}}, un'opzione simile alla seguente per consentire l'accesso ad alcuni canali nella propria zona, è possibile che ora la rete senza fili non funzioni:  Ubuntu 10.04 LTS abilita il quadro normativo CRDA delle reti senza fili per il controllo dei canali utilizzabili e visibili in una determinata località. Se in precedenza veniva usata, nel file {{{/etc/modprobe.d/options}}}, un'opzione simile alla seguente per consentire l'accesso ad alcuni canali nella propria zona, è possibile che ora la rete senza fili non funzioni:
Line 117: Line 127:
Per l'avanzamento di versione ad Ubuntu 10.04 LTS è necessario rimuovere questa opzione dal modulo kernel, ed utilizzare in sostituzione il comando {{{iw reg}}}.

(Questa modifica è stata fatta in Ubuntu 9.10)
Per l'avanzamento di versione a Ubuntu 10.04 LTS, da versioni precedenti Ubuntu 9.04, è necessario rimuovere questa opzione dal modulo kernel, e utilizzare in sostituzione il comando {{{iw reg}}}.

Questa modifica è stata apportata nella versione '''9.04'''.
Line 123: Line 133:
La migrazione della gestione di rete ad upstart significa che ora tutti i dispositivi di rete sono gestiti in modalità hotplug. Come risultato, si ha un avvio affidabile delle interfacce aggregate dato che vengono create come parte della configurazione dell'interfaccia fisica; altrimenti il sistema potrebbe tentare di avviare le interfacce aggregate prima che la successiva interfaccia fisica sia disponibile, sbagliando.
Per un esempio su come configurare un'interfaccia aggregata per hotplug, consultare {{{/usr/share/doc/ifenslave-2.6/examples/two_hotplug_ethernet}}} nel pacchetto {{{ifenslave-2.6}}}.

(Questa modifica è stata fatta in Ubuntu 9.10.)
La migrazione della gestione di rete ad upstart significa che ora tutti i dispositivi di rete sono gestiti in modalità hotplug.  Come risultato, si ha un avvio affidabile delle interfacce aggregate dato che vengono create come parte della configurazione dell'interfaccia fisica; altrimenti il sistema potrebbe tentare di avviare le interfacce aggregate prima che la successiva interfaccia fisica sia disponibile, sbagliando.  Per un esempio su come configurare un'interfaccia aggregata per hotplug, consultare {{{/usr/share/doc/ifenslave-2.6/examples/two_hotplug_ethernet}}} nel pacchetto {{{ifenslave-2.6}}}.

Questa modifica è stata apportata nella versione '''9.10'''.
Line 132: Line 141:
== Akonadi di Kubuntu potrebbe dover essere riavviato ==

L'avvio di Akonadi a volte è difettoso e impedisce l'accesso alla rubrica degli indirizzi o altre risorse. Per aggirare il problema, chiudere e riavviare Kontact. (Bug:564263)
Line 134: Line 147:
A partire da '''Ubuntu 9.04''', la combinazione di tasti '''Ctrl + Alt + Backspace''', usata per forzare un riavvio del server X, è disabilitata in modo predefinito, per prevenirne l'uso accidentale. Inoltre, tale combinazione di tasti è ora configurata come opzione di mappatura dei tasti X (XKB), sostituendo così l'opzione "DontZap" del server X e rendendo possibile una configurazione per-utente. A partire da '''Ubuntu 9.04''', la combinazione di tasti '''Ctrl + Alt + Backspace''', usata per forzare un riavvio del server X, è disabilitata in modo predefinito, per prevenirne l'uso accidentale.  Inoltre, tale combinazione di tasti è ora configurata come opzione di mappatura dei tasti X (XKB), sostituendo così l'opzione "DontZap" del server X e rendendo possibile una configurazione per-utente.
Line 156: Line 169:
Con la versione '''10.04 LTS''', invece di visualizzare un'icona di notifica nel pannello superiore, viene avviato il programma '''Gestore aggiornamenti'''. Gli utenti vengono avvisati riguardo gli aggiornamenti di sicurezza giornalmente, ma per gli aggiornamenti non relativi alla sicurezza vengono avvisati una volta alla settimana.

Per ricevere le notifiche come in precedenza, è possibile ripristinare tale comportamento eseguendo il seguente comando: {{{
Con la versione '''10.04 LTS''', invece di visualizzare un'icona di notifica nel pannello superiore, viene avviato il programma '''Gestore aggiornamenti'''.  Gli utenti vengono avvisati riguardo gli aggiornamenti di sicurezza giornalmente, ma per gli aggiornamenti non relativi alla sicurezza vengono avvisati una volta alla settimana.

Per ricevere le notifiche come in precedenza, è possibile ripristinare tale comportamento eseguendo il seguente comando:

{{{
Line 162: Line 177:
(Questa modifica è stata fatta in Ubuntu 9.04) Questa modifica è stata apportata nella versione '''9.04'''.
Line 174: Line 189:
La versione di {{{upstart}}} inclusa in '''Ubuntu 10.04 LTS''' non utilizza più i file di configurazione presenti nella directory {{{/etc/event.d}}}, ma utilizza invece {{{/etc/init}}}.

Non è possibile eseguire una migrazione automatica delle modifiche apportate in {{{/etc/event.d}}}.

Se sono state eseguite delle modifiche alle impostazioni in questa directory, è necessario riapplicarle manualmente utilizzando il nuovo formato di configurazione in {{{/etc/init}}} ([[Bug:402759|bug 402759]]).

(Questa modifica è stata fatta in Ubuntu 9.10.)
La versione di {{{upstart}}} inclusa in '''Ubuntu 10.04 LTS''' non utilizza più i file di configurazione presenti nella directory {{{/etc/event.d}}}, ma utilizza invece {{{/etc/init}}}.  Non è possibile eseguire una migrazione automatica delle modifiche apportate in {{{/etc/event.d}}}.  Se sono state eseguite delle modifiche alle impostazioni in questa directory, è necessario riapplicarle manualmente utilizzando il nuovo formato di configurazione in {{{/etc/init}}} ([[Bug:402759|bug 402759]]).

Questa modifica è stata apportata nella versione '''9.10'''.
Line 184: Line 195:
Il pacchetto ''syslogd'' è stato sostituito da ''rsyslog''. Le configurazioni presenti in `/etc/syslog.conf` verranno automaticamente convertite in `/etc/rsyslog.d/50-default`. Se sono state modificate le impostazioni di rotazione del registro in `/etc/cron.daily/sysklogd` o in `/etc/cron.weekly/sysklogd`, sarà necessario modificare le nuove configurazioni in `/etc/logrotate.d/rsyslog`. Notare anche che le configurazioni precedenti usavano `.0` come estensione per il file, ora via logrotate verrà usato `.1`.

(Questa modifica è stata fatta in Ubuntu 9.10.)
Il pacchetto ''syslogd'' è stato sostituito da ''rsyslog''.  Le configurazioni presenti in `/etc/syslog.conf` verranno automaticamente convertite in `/etc/rsyslog.d/50-default`.  Se sono state modificate le impostazioni di rotazione del registro in `/etc/cron.daily/sysklogd` o in `/etc/cron.weekly/sysklogd`, sarà necessario modificare le nuove configurazioni in `/etc/logrotate.d/rsyslog`.  Notare anche che le configurazioni precedenti usavano `.0` come estensione per il file, ora via logrotate verrà usato `.1`.

Questa modifica è stata apportata nella versione '''9.10'''.

== Il registro di OpenOffice.org potrebbe essere difettoso nell'aggiornamento dalla versione 3.1.1-14 ==

Gli utenti che possiedono rilasci precedenti delle versioni di
Ubuntu 9.10 potrebbero avere sul loro sistema file difettosi del servizio o della registrazione dei componenti di Open``Office.org, come risultanza di un errore nella versione 1:3.1.1-14 dei pacchetti di Open``Office.org. Se si sperimentano errori di segmentazione in {{{unopkg}}} o in Open``Office.org dopo l'aggiornamento, si dovranno rimuovere e rigenerare i file di registro in {{{/var/lib/openoffice/basis3.2/program/}}} e {{{/var/spool/openoffice/uno_packages/cache}}}. (Bug:546797)
Line 190: Line 205:
Le architetture {{{LPIA}}} presenti nei precedenti rilasci, a partire da Ubuntu 10.04 LTS non sono più supportate. L'hardware è ancora supportato, ma coloro che hanno sistemi installati come {{{lpia}}} devono eseguire il backup e reinstallare da zero utilizzando l'architettura {{{i386}}} oppure {{{amd64}}}. Vedere il [[https://bugs.launchpad.net/bugs/523295|bug 523295]], che include un metodo non supportato per la migrazione da {{{lpia}}} a {{{i386}}}. Le architetture {{{lpia}}} presenti nei precedenti rilasci, a partire da Ubuntu 10.04 LTS non sono più supportate.  L'hardware è ancora supportato, ma coloro che hanno sistemi installati come {{{lpia}}} devono eseguire il backup e reinstallare da zero utilizzando l'architettura {{{i386}}} oppure {{{amd64}}}.  Vedere il [[https://bugs.launchpad.net/bugs/523295|bug 523295]], che include un metodo non supportato per la migrazione da {{{lpia}}} a {{{i386}}}.
Line 194: Line 209:
Il plugin "cmusieve" usato in dovecot è stato rinominato "sieve". Gli utenti che hanno la seguente impostazione nella configurazione di dovecot: Il plugin "cmusieve" usato in dovecot è stato rinominato "sieve".  Gli utenti che hanno la seguente impostazione nella configurazione di dovecot:
Line 210: Line 225:
Se è stata installata una versione precedente la Alpha 3 è possibile che sia stato installato {{{libmysqlclient16}}} 7.0.9-1. Questo pacchetto era erroneamente presente nell'archivio di Ubuntu ed è stato sostituito, ma poiché aveva un numero di versione successivo al pacchetto reale, il pacchetto corretto non viene installato automaticamente durante l'aggiornamento. Per verificare la presenza del pacchetto ufficiale sul proprio sistema Lucid e ricevere gli aggiornamenti di sicurezza tramite ubuntu 10.04 LTS, è necessario eseguire in un terminale {{{sudo apt-get install libmysqlclient16/lucid}}} e seguire le istruzioni. (Bug:522225) Se è stata installata una versione precedente la Alpha 3, è possibile che sia stato installato {{{libmysqlclient16}}} 7.0.9-1.  Questo pacchetto era erroneamente presente nell'archivio di Ubuntu ed è stato sostituito, ma poiché aveva un numero di versione successivo al pacchetto reale, il pacchetto corretto non viene installato automaticamente durante l'aggiornamento.  Per verificare la presenza del pacchetto ufficiale sul proprio sistema Lucid e ricevere gli aggiornamenti di sicurezza tramite ubuntu 10.04 LTS, è necessario eseguire in un terminale {{{sudo apt-get install libmysqlclient16/lucid}}} e seguire le istruzioni. (Bug:522225)
Line 218: Line 233:
I processi di '''upstart''' non possono essere avviati in un ambiente chroot poiché '''upstart''' si comporta come supervisore di servizi e i processi all'interno del chroot non sono in grado di comunicare con l'istanza di '''upstart''' in esecuzione all'esterno del chroot ([[Bug:430224|bug 430224]]). Per questo, l'aggiornamento di alcuni pacchetti che sono stati convertiti per usare i processi di '''upstart''' al posto degli script ''init'', potrebbe non riuscire all'interno di un chroot. Si consiglia agli utenti di configurare i propri chroot con `/sbin/initctl` che punta a `/bin/true`, tramite il seguente comando usato all'interno del chroot: I processi di '''upstart''' non possono essere avviati in un ambiente chroot poiché '''upstart''' si comporta come supervisore di servizi e i processi all'interno del chroot non sono in grado di comunicare con l'istanza di '''upstart''' in esecuzione all'esterno del chroot ([[Bug:430224|bug 430224]]).  Per questo, l'aggiornamento di alcuni pacchetti che sono stati convertiti per usare i processi di '''upstart''' al posto degli script ''init'', potrebbe non riuscire all'interno di un chroot.  Si consiglia agli utenti di configurare i propri chroot con `/sbin/initctl` che punta a `/bin/true`, tramite il seguente comando usato all'interno del chroot:
Line 225: Line 240:
== L'uso di un array RAID 1 degradato potrebbe causare perdita di dati in casi eccezionali ==

Se tutti i membri di un array RAID 1 vengono avviati separatamente in modalità degradata (''degraded mode'') attraverso successivi avvii dell'array senza che siano riassemblati tra loro, esiste il rischio che i dischi possano essere indicati come sincronizzati quando in realtà non lo sono, con conseguente perdita di dati a causa delle inconsistenze tra i dati scritti da ciascun membro. Questo fenomeno è improbabile durante le normali operazioni, ma gli amministratori di sistema che usano array RAID 1 dovrebbero fare attenzione durante le manutenzioni, per evitare il problema. (Bug:557429)
Line 227: Line 246:
Se sono state configurate delle partizioni criptate in {{{/etc/crypttab}}} da avviare durante il boot (es., non usando l'opzione {{{noauto}}}), bisogna accertare che i file system presenti in questi volumi siano elencati in {{{/etc/fstab}}}.
Altrimenti è possibile che durante il boot non venga richiesta la parola d'ordine.
Se sono state configurate delle partizioni criptate in {{{/etc/crypttab}}} da avviare durante il boot (es., non usando l'opzione {{{noauto}}}), bisogna accertare che i file system presenti in questi volumi siano elencati in {{{/etc/fstab}}}. Altrimenti è possibile che durante il boot non venga richiesta la parola d'ordine.

== I file system LVM devono essere elencati per nome in /etc/fstab ==

In generale, i file system sono elencati in {{{/etc/fstab}}} per UUID piuttosto che per nome dispositivo, per garantire che il file system possa sempre essere individuato in modo affidabile. Se si monta un file system posizionato su LVM (Logical Volume Manager, ''Gestore logico dei volumi''), tuttavia, si raccomanda di elencarli in {{{/etc/fstab}}} per nome del dispositivo e non per UUID, perché gli UUID non sono univoci se vengono utilizzati gli snapshot LVM, e questo può causare un montaggio scorretto dei file system all'avvio. (Bug:563902)

== Errori di avvio con LVM su ia64, powerpc, sparc ==

I pacchetti kernel linux per le architetture ia64, powerpc e sparc costruiscono il supporto del device-mapper come modulo, laddove i pacchetti per le altre architetture posseggono il driver incorporato, e questo porta ad errori di avvio su ia64/powerpc/sparc quando si utilizza LVM. Per aggirare il problema, gli utenti devono avviare manualmente questi comandi dal initramfs:
{{{
modprobe dm_mod
lvm vgchange -a y
}}}

Questo problema sarà affrontato in un aggiornamento del kernel post-release. (Bug:560717)
Line 232: Line 264:
Il pacchetto {{{avahi-daemon}}}, che implementa lo standard mDNS "zeroconf", prima includeva un controllo per prevenirne l'esecuzione in presenza di un conflittuale dominio DNS {{{.local}}}. Alcuni fornitori di servizi Internet mettono in mostra questo dominio {{{.local}}} all'interno delle proprie reti, non permettendo agli host Ubuntu di visualizzare i nomi disponibili all'interno della rete locale ([[Bug:327362|bug 327362]]). In Ubuntu 9.10 {{{avahi-daemon}}} è avviato a prescindere.

È possibile che ciò causi altri problemi. Se la rete è configurata in questo modo, è possibile disabilitare mDNS con il seguente comando:
Il pacchetto {{{avahi-daemon}}}, che implementa lo standard mDNS "zeroconf", prima includeva un controllo per prevenirne l'esecuzione in presenza di un conflittuale dominio DNS {{{.local}}}. Alcuni fornitori di servizi Internet mettono in mostra questo dominio {{{.local}}} all'interno delle proprie reti, non permettendo agli host Ubuntu di visualizzare i nomi disponibili all'interno della rete locale ([[Bug:327362|bug 327362]]).  In Ubuntu 9.10 {{{avahi-daemon}}} è avviato a prescindere.

È possibile che ciò causi altri problemi.  Se la rete è configurata in questo modo, è possibile disabilitare mDNS con il seguente comando:
Line 243: Line 275:
Ubuntu 10.04 LTS abilita, in modo prestabilito, la nuova tecnologia kernel-mode-setting (KMS) per i più diffusi chipset video. Sebbene questo rappresenti un grosso passo avanti per l'architettura grafica in Ubuntu, in qualche raro caso KMS potrebbe non consentire all'uscita video di funzionare correttamente o di non funzionare affatto. Se è necessario disabilitare KMS, bisogna avviare il sistema con l'opzione {{{nomodeset}}}. È possibile salvare questa impostazione in modo che venga applicata ad ogni avvio aggiungendola a grub config (per GRUB 2: modificare `/etc/default/grub` e aggiungere `nomodeset` a `GRUB_CMDLINE_LINUX`, quindi eseguire `sudo update-grub`; per GRUB 1: modificare `/boot/grub/menu.lst` e aggiungere `nomodeset` alla linea che inizia con `# kopt=`, quindi eseguire `sudo update-grub`). (Bug:533784, Bug:541501) Ubuntu 10.04 LTS abilita, in modo prestabilito, la nuova tecnologia kernel-mode-setting (KMS) per i più diffusi chipset video.  Sebbene questo rappresenti un grosso passo avanti per l'architettura grafica in Ubuntu, in qualche raro caso KMS potrebbe non consentire all'uscita video di funzionare correttamente o di non funzionare affatto.  Se è necessario disabilitare KMS, bisogna avviare il sistema con l'opzione {{{nomodeset}}}.  È possibile salvare questa impostazione in modo che venga applicata ad ogni avvio aggiungendola a grub config (per GRUB 2: modificare `/etc/default/grub` e aggiungere `nomodeset` a `GRUB_CMDLINE_LINUX`, quindi eseguire `sudo update-grub`; per GRUB 1: modificare `/boot/grub/menu.lst` e aggiungere `nomodeset` alla linea che inizia con `# kopt=`, quindi eseguire `sudo update-grub`). (Bug:533784, Bug:541501)
Line 251: Line 283:
Quando si usa il bootloader GRUB 2 incluso in Ubuntu 10.04 LTS, sarà caricata automaticamente la prima opzione di avvio, senza attendere istruzioni dall'utente. Per interrompere l'avvio e fare apparire il menù, scegliere una diversa opzione di avvio o configurare gli argomenti del kernel, l'utente può premere il tasto Maiusc. (https://help.ubuntu.com/community/Grub2#GRUB%20vs%20GRUB%202) Quando si usa il bootloader GRUB 2 incluso in Ubuntu 10.04 LTS, sarà caricata automaticamente la prima opzione di avvio, senza attendere istruzioni dall'utente.  TPer interrompere l'avvio e fare apparire il menù, scegliere una diversa opzione di avvio o configurare gli argomenti del kernel, l'utente può premere il tasto Maiusc. (https://help.ubuntu.com/community/Grub2#GRUB%20vs%20GRUB%202)
Line 255: Line 287:
Con l'introduzione di plymouth, i messaggi d'avvio degli script di startup non vengono più mostrati sopra la richiesta di autenticazione in tty1. Sono invece inviati a tty7 e su Ubuntu Server possono essere visualizzati dopo il boot premendo Alt+F7.
Su tutti i sistemi i messaggi d'avvio possono essere trovati in {{{/var/log/boot.log}}}.

Nelle nuove installazioni di Ubuntu 10.04 LTS Server, non sarà presente alcuna schermata d'avvio. Questo permette agli amministratori del server di avere un resoconto più immediato sul sistema durante l'avvio, e impedisce anche che appaiono richieste all'utente, in caso di errori di montaggio del filesystem. Se si preferisce visualizzare la schermata, basta agggiungere l'opzione {{{ splash}}} in {{{/etc/default/grub}}}. Le scorciatoie da tastiera per l'interazione con {{{mountall}}} continueranno a funzionare anche senza schermata, ma non saranno visualizzabili: {{{C}}} per cancellare l'esecuzione di fsck; {{{M}}} per richiedere una shell di manutenzione; {{{s}}} per saltare un punto di montaggio introvabile; {{{F}}} per tentare di riparare gli errori individuati da fsck.
(Bug:563916)
Con l'introduzione di plymouth, i messaggi d'avvio degli script di startup non vengono più mostrati sopra la richiesta di autenticazione in tty1.  Sono invece inviati a tty7 e su Ubuntu Server possono essere visualizzati dopo il boot premendo Alt+F7.  Su tutti i sistemi i messaggi d'avvio possono essere trovati in {{{/var/log/boot.log}}}.

Nelle nuove installazioni di Ubuntu 10.04 LTS Server, non sarà presente alcuna schermata d'avvio. Questo permette agli amministratori del server di avere un resoconto più immediato sul sistema durante l'avvio, e impedisce anche che appaiono richieste all'utente, in caso di errori di montaggio del filesystem.  Se si preferisce visualizzare la schermata, basta agggiungere l'opzione {{{ splash}}} in {{{/etc/default/grub}}}. Le scorciatoie da tastiera per l'interazione con {{{mountall}}} continueranno a funzionare anche senza schermata, ma non saranno visualizzabili: {{{C}}} per cancellare l'esecuzione di fsck; {{{M}}} per richiedere una shell di manutenzione; {{{s}}} per saltare un punto di montaggio introvabile; {{{F}}} per tentare di riparare gli errori individuati da fsck. (Bug:563916)

== La risoluzione NSS si interrompe con LDAP su SSL in Ubuntu Server ==

L'avanzamento dei sistemi configurati all'uso di LDAP tramite SSL come primo servizio nello stack NSS (in /etc/nsswitch.conf) porta a distruzione della risoluzione NSS e in seguito a interruzione di funzionamento di applicazioni di tipo `setuid` come `sudo`. Per aggirare il problema, cambiare il pacchetto libnss-ldap con '''libnss-ldapd''' prima dell'avanzamento, o utilizzare nscd. (Bug:423252)
Line 264: Line 298:
Line 265: Line 300:
Line 271: Line 305:

In presenza di vecchie schede grafiche ATI con 32MiB di memoria RAM o meno, insorgono dei problemi nel ''direct rendering'' delle finestre, come quelle delle notifiche OSD. Per aggirare questo problema, è possibile disabilitare l'opzione `RenderAccel` nella configurazione di X.org ([[Bug:426582|bug 426582]]).
 
In presenza di vecchie schede grafiche ATI con 32MiB di memoria RAM o meno, insorgono dei problemi nel ''direct rendering'' delle finestre, come quelle delle notifiche OSD. Per aggirare questo problema, è possibile disabilitare l'opzione `RenderAccel` nella configurazione di X.org  ([[Bug:426582|bug 426582]]).
Line 275: Line 309:
      {{{
sudo service gdm stop
}}}

Creare, poi, un file di configurazione di X.org:
Line 276: Line 315:
sudo service gdm stop
}}}

Creare, poi, un file di configurazione di X.org:
  {{{
Line 285: Line 319:
  {{{   {{{
Line 293: Line 327:
E riavviare X/GDM. E riavviare X/GDM:
Line 300: Line 334:
Ubuntu 10.04 LTS include una migliore integrazione con i pacchetti binari dei driver nVidia. Questo va a discapito, purtroppo, della compatibilità con il programma d'installazione via web fornito dal sito web di nVidia. Gli utenti che desiderassero usare i driver binari nVidia con 10.04 LTS devono installarli tramite i pacchetti Ubuntu, disponibili in {{{Sistema -> Amministrazione -> Driver hardware}}}.

== Intel 8xx causano congelamenti o crash di X ==

I driver -intel non funzionano correttamente su alcuni hardware i8xx, causando congelamenti o crash di X. Il problema è noto ma la soluzione è ancora in fase di sviluppo. Per aggirare il problema, al momento, avviare con i driver video -vesa. Vedere http://wiki.ubuntu.com/X/Bugs/Lucidi8xxFreezes per ulteriori informazioni. 

== Congelamento di AbiWord accedendo all'aiuto ==

Un bug nel pacchetto '''Abi``Word''' in '''Ubuntu''' blocca l'applicazione accedendo all'interfaccia di aiuto, sia da menù che premendo F1. Fino a quando questo bug non è risolto, gli utenti non devono premere F1 in '''Abi``Word'''. ([[Bug:519541|bug 519541]])

== L'estensione Lightning non è ancora disponibile per Thunderbird 3 ==

Il client di posta '''Thunderbird''' è stato aggiornato alla versione 3, ma l'estensione calendario '''Lightning''' non è ancora disponibile per questa versione. Speriamo di fornire un backport presto. ([[Bug:532232|bug 532232]])
Ubuntu 10.04 LTS include una migliore integrazione con i pacchetti binari dei driver nVidia.  Questo va a discapito, purtroppo, della compatibilità con il programma d'installazione via web fornito dal sito web di nVidia.  Gli utenti che desiderassero usare i driver binari nVidia con 10.04 LTS devono installarli tramite i pacchetti Ubuntu, disponibili in {{{Sistema -> Amministrazione -> Driver hardware}}}.

== Intel 8xx causa congelamenti o crash di X ==

I driver -intel non funzionano correttamente su alcuni hardware i8xx, causando congelamenti o crash di X. Il problema è noto ma la soluzione è ancora in fase di sviluppo. Per aggirare il problema, al momento, avviare con i driver video -vesa. Consultare http://wiki.ubuntu.com/X/Bugs/Lucidi8xxFreezes per ulteriori informazioni.

== AbiWord si blocca quando si accede alla documentazione di aiuto ==

Un bug nel pacchetto di Abi``Word in Ubuntu provoca un blocco dell'applicazione quando si accede all'interfaccia della guida, sia dal menù, sia premendo F1.  In attesa della risoluzione del problema, gli utenti devono evitare di premere F1 in Abi``Word. (Bug:519541)

== Estensione Lightning non ancora disponibile per Thunderbird 3 ==

Il programma di posta elettronica e news Thunderbird è stato aggiornato alla versione 3, ma per questa versione l'estensione del calendario "Lightning" non è ancora disponibile.  Stiamo lavorando per provvedere il prima possibile al problema.  (Bug:532232)


Contents

  1. Requisiti di sistema
  2. Note di rilascio per la versione ARM di Ubuntu 10.04
  3. Installazione
    1. Altri sistemi operativi non presenti nel menù GRUB dopo l'installazione
    2. Diminuzione delle prestazioni con ext4 in base a determinati carichi di lavoro (workload)
    3. Pacchetti "recommended" installati in modo predefinito
    4. L'ibernazione potrebbe non essere disponibile con il partizionamento automatico
    5. Errore I/O dopo l'espulsione del CD al termine dell'installazione
    6. Opzioni di avvio nascoste in modo predefinito sui CD desktop e ultraportatili (netbook)
    7. Il programma di installazione va in crash con una partizione /home separata
    8. Dmraid attivo in modo predefinito sul CD Desktop
    9. La modifica di allineamento delle partizioni potrebbe intaccare alcuni sistemi
    10. Il programma di installazione desktop a volte va in crash all'avvio
  4. Avanzamento di versione
    1. GRUB menu.lst: installare la versione contenuta nel pacchetto o mantenere la propria versione locale
    2. Impostazione non più supportata del dominio di regolamentazione della rete senza fili attraverso l'opzione del modulo
    3. Le interfacce di rete aggregate (bonded) devono usare la configurazione hotplug-style
    4. Pacchetti guidance-power in Kubuntu non più necessari
    5. Akonadi di Kubuntu potrebbe dover essere riavviato
    6. Ctrl-Alt-Backspace disabilitato in modo predefinito in Xorg, configurato tramite XKB
      1. Abilitare Ctrl-Alt-Backspace in Ubuntu
      2. Abilitare Ctrl-Alt-Backspace in Kubuntu
    7. Nuove notifiche della disponibilità di aggiornamenti
    8. Aggiornamento di MySQL
      1. Configurazione MySQL Cluster
    9. /etc/event.d non più utilizzato
    10. Aggiornamento di syslog
    11. Il registro di OpenOffice.org potrebbe essere difettoso nell'aggiornamento dalla versione 3.1.1-14
    12. Le architetture LPIA non sono più supportate
    13. Il plugin dovecot cmusieve è stato rinominato "sieve"
  5. Altri problemi noti
    1. Problema di sicurezza se si aggiorna da Lucid Alpha 2
    2. Aggiornamento manuale di GRUB per il passaggio a ext4
    3. I processi di upstart non possono essere avviati in chroot
    4. L'uso di un array RAID 1 degradato potrebbe causare perdita di dati in casi eccezionali
    5. Le partizioni cifrate devono essere elencate in /etc/fstab
    6. I file system LVM devono essere elencati per nome in /etc/fstab
    7. Errori di avvio con LVM su ia64, powerpc, sparc
    8. Avahi si avvierà sempre, anche se è presente un dominio .local
    9. Aggirare gli errori della nuova architettura video del kernel
    10. Il visualizzatore PDF "Evince" non funziona con directory home non standard
    11. Nessun ritardo per il menù d'avvio con GRUB 2
    12. Cambiamenti nell'output durante l'avvio in Ubuntu Server
    13. La risoluzione NSS si interrompe con LDAP su SSL in Ubuntu Server
    14. Pacchetti Sun Java spostati nel repository Partner
    15. Finestra non funzionante con vecchie schede ATI
    16. Incompatibilità con l'installer via web dei driver nVidia
    17. Intel 8xx causa congelamenti o crash di X
    18. AbiWord si blocca quando si accede alla documentazione di aiuto
    19. Estensione Lightning non ancora disponibile per Thunderbird 3

Queste note di rilascio illustrano i problemi noti con Ubuntu 10.04 LTS e le altre varianti.

Requisiti di sistema

La quantità minima di memoria richiesta per Ubuntu 10.04 LTS è 256 MiB (notare che parte della memoria del sistema potrebbe essere non disponibile se utilizzata dalla scheda video). Se è disponibile solo la quantità minima di memoria richiesta, sarà necessario più tempo del normale per il processo di installazione; l'installazione comunque potrà essere ugualmente completata e, una volta installato, il sistema potrà essere eseguito in modo adeguato.

Sistemi con poca memoria possono utilizzare il CD desktop per l'installazione selezionando dal menù di avvio la voce Installa Ubuntu, in modo da eseguire solo il programma d'installazione, invece che mandare in esecuzione l'intero ambiente grafico, o possono utilizzare il CD di installazione alternate.

Note di rilascio per la versione ARM di Ubuntu 10.04

Per gli sviluppatori e i programmatori ARM è stata creata una pagina dedicata per le note di rilascio della conversione (port) ad Armel di Ubuntu 10.04. Per maggiori informazioni, consultare: https://wiki.ubuntu.com/ARM/LucidReleaseNotes.

Installazione

Altri sistemi operativi non presenti nel menù GRUB dopo l'installazione

Il programma di installazione desktop, in alcuni casi, potrebbe non creare le voci di menù GRUB per gli altri sistemi operativi. Ciò è dovuto a un'interazione non corretta fra alcuni componenti del programma di installazione. Per risolvere il problema dopo l'installazione, eseguire il seguente comando:

sudo update-grub

In alternativa, il primo aggiornamento del kernel dopo l'installazione correggerà automaticamente, come effetto secondario, il problema, e nel programma di installazione esso sarà risolto per la versione 10.04.1. (570765)

Diminuzione delle prestazioni con ext4 in base a determinati carichi di lavoro (workload)

Il file system predefinito per le installazioni di Ubuntu 10.04 LTS è ext4, l'ultima versione della popolare serie di file system estesi di Linux. ext4 include diverse modifiche per la regolazione delle prestazioni rispetto alle versioni precedenti, come ext3, il file system utilizzato fino a Ubuntu 9.04. Queste producono, in genere, dei miglioramenti, ma si sa che determinati carichi di lavoro sono decisamente più lenti con l'utilizzo di ext4 piuttosto che ext3. Se si utilizzano applicazioni sensibili alle prestazioni, raccomandiamo di eseguire delle prove con più file system all'interno del proprio ambiente e di selezionare il file system più appropriato.

In particolare, si sa che il gestore di pacchetti dpkg risulta molto più lento con ext4, rendendo due volte più lunghe di prima le installazioni da server o dal CD di installazione alternate. ext4 non garantisce la rinomina atomica dei nuovi file su quelli esistenti in caso di mancanza di corrente subito dopo la rinomina, dunque dpkg deve forzare il contenuto del nuovo file all'esterno sul disco prima di rinominarlo, per evitare che i file a lunghezza zero vengano rovinati dopo la mancanza di corrente. Questa operazione comporta per il disco un'attesa molto più lunga di quella che strettamente necessita e questo diminuisce le prestazioni. Se si ha la necessità che le operazioni di gestione dei pacchetti siano veloci, si dovrebbe allora utilizzare ext3. (570805)

Il metodo più semplice per selezionare al momento dell'installazione un file system diverso come ext3, è aggiungere il parametro di avvio partman/default_filesystem=ext3 quando si esegue il programma di installazione. Se si sta facendo uso di Ubuntu in modo automatico tramite Kickstart o preseeding, è possibile allora impostare un file system differente durante la configurazione delle partizioni.

Pacchetti "recommended" installati in modo predefinito

In accordo con il "Debian Policy Manual" (che enuncia "il campo 'Recommends' dovrebbe elencare i pacchetti che dovrebbero essere presenti nel computer assieme al pacchetto corrente in tutte le installazioni tranne quelle non usuali"), il sistema di gestione dei pacchetti ora installa in modo predefinito i pacchetti elencati nel campo Recommends: così come avviene per i pacchetti nell'elenco Depends:. Per evitare questo comportamento per un singolo pacchetto, usare il comando:

apt-get --no-install-recommends nome_pacchetto

Per evitare questo comportamento per tutti i pacchetti in modo permanente, inserire la riga:

APT::Install-Recommends "false";

nel file /etc/apt/apt.conf. Notare che ciò potrebbe avere come conseguenza l'assenza di funzionalità in alcuni pacchetti.

Questa modifica è stata apportata nella versione 8.10.

L'ibernazione potrebbe non essere disponibile con il partizionamento automatico

Lo schema di partizionamento di default del programma di installazione potrebbe, in alcuni casi, allocare una partizione di swap più piccola rispetto alla memoria fisica del sistema. Questo non renderà possibile l'uso della modalità Ibernazione (sospendi su disco) in quanto l'immagine di sistema sarà più grande della partizione di swap. Se si intende usare la modalità Ibernazione sul proprio sistema, assicurarsi che la dimensione della partizione di swap sia almeno quanto la quantità di RAM presente sul sistema. (345126)

Errore I/O dopo l'espulsione del CD al termine dell'installazione

In alcuni casi, l'espulsione del CD al termine dell'installazione può restituire a video errori di questo genere:

end_request: I/O error, dev sr0, sector 437628

Questi messaggi di errore indicano che il sistema sta ancora tentando di accedere ad alcuni file sul CD e sono innocui, ad eccezione del fatto che nascondono il messaggio che chiede all'utente di premere il tasto Invio per il riavvio. Si può tranquillamente rimuovere il CD dall'alloggiamento e premere Invio in questo punto per riavviare il nuovo sistema Ubuntu installato. (539027)

Opzioni di avvio nascoste in modo predefinito sui CD desktop e ultraportatili (netbook)

I CD per i desktop e per gli ultraportatili di Ubuntu 10.04 LTS hanno una nuova interfaccia di avvio che non è interattiva in modo predefinito. Per configurare le opzioni di avvio avanzate, premere qualsiasi tasto durante la prima schermata di avvio.

Il programma di installazione va in crash con una partizione /home separata

Un errore nell'assistente alla migrazione impedisce agli utenti che usano partizioni home separate di completare correttamente l'installazione. Gli utenti che sperimentano questo tipo di blocco possono disabilitare l'assistente alla migrazione selezionando "Prova Ubuntu" nella prima schermata del programma di installazione, poi premendo la combinazione di tasti Alt-F2 e digitando ubiquity --no-migration-assistant nella casella di immissione che appare. (536673)

Dmraid attivo in modo predefinito sul CD Desktop

I dispositivi Dmraid "fake raid" sono supportati senza necessità di configurazione sul CD desktop di Ubuntu 10.04 LTS e sono rilevati e attivati da dmraid all'avvio. Ubiquity renderà possibile l'installazione RAID sull'array e non sui membri.

L'attivazione automatica di dmraid può essere disattivata inserendo l'opzione "nodmraid", disponibile premendo F6 nel menù di avvio del CD. Ciò può rivelarsi utile per configurazioni che hanno metadati fakeraid presenti sui dischi ma in cui attivazione di dmraid risulti indesiderata o causi problemi.

La modifica di allineamento delle partizioni potrebbe intaccare alcuni sistemi

Per impostazione predefinita, Ubuntu 10.04 LTS allinea le partizioni sul disco ai limiti di 1 MiB (1048576 byte). Questo assicura le massime prestazioni su molti dischi moderni, in particolare le unità a stato solido, ma anche i nuovi dischi a "formato avanzato" con settori fisici più grandi dei tradizionali 512 byte. Pochissimi sistemi, al giorno d'oggi, hanno bisogno del vecchio allineamento, utilizzato nel periodo del MS-DOS, quando era utile per le partizioni partire all'inizio del cilindro.

In alcuni rari casi l'allineamento ottimale può causare problemi. È stato riportato che alcune implementazioni del BIOS (quelle sulle schede madri Asus P5P800-MX e Asus P5GZ-MX) si bloccano dopo l'installazione. Potrebbe essere difficile installare Microsoft Windows XP e versioni precedenti dopo aver installato Ubuntu, sebbene le versioni più recenti di Windows dovrebbero essere compatibili con l'allineamento ottimale e dovrebbero poterlo creare autonomamente. Se ci si accorge che invece è necessario utilizzare il vecchio allineamento dei cilindri, aggiungere allora il parametro di avvio partman/alignment=cylinder quando si esegue il programma di installazione. (551965)

Il programma di installazione desktop a volte va in crash all'avvio

In alcune macchine, il CD di avvio restituisce un errore col messaggio "Il programma di installazione ha riscontrato un errore irreversibile. Verrà ora avviata una sessione desktop affinché si possa investigare il problema o riprovare l'installazione." Se si sperimenta un simile errore, riavviare il computer col CD inserito, premere un tasto qualsiasi durante la schermata (quando si visualizza l'icona della tastiera nella parte inferiore dello schermo) e selezionare "Prova Ubuntu senza installarlo". Una volta che appare la scrivania, utilizzare l'icona "Installa Ubuntu 10.04" per avviare l'installazione. (567899)

Avanzamento di versione

Se attualmente si sta usando Ubuntu 9.10 o Ubuntu 8.04 LTS è possibile eseguire l'avanzamento tramite un agevole processo automatizzato. Se invece si vuole fare l'avanzamento da altri rilasci di Ubuntu, sarà necessario dapprima avanzare a Ubuntu 8.04 LTS oppure Ubuntu 9.10, e quindi a Ubuntu 10.04. È possibile avere informazioni più dettagliate in questa pagina wiki.

GRUB menu.lst: installare la versione contenuta nel pacchetto o mantenere la propria versione locale

Se il file di configurazione menu.lst del bootloader GRUB è stato modificato sia manualmente, sia tramite strumenti quali kgrubeditor, è possibile che durante l'avanzamento venga richiesto se si desidera mantenere la propria versione del file menu.lst oppure installare quella contenuta nel pacchetto. Questa domanda viene posta perché queste variazioni non possono essere incorporate automaticamente con la matematica certezza della riuscita dell'operazione e perché non si ritiene corretto sovrascrivere le impostazioni manuali dell'utente senza un preventivo avviso.

Tuttavia, se si sceglie di "mantenere la versione attualmente installata", il sistema non sarà impostato per avviarsi da nessuno dei nuovi kernel installati. Dopo l'avanzamento di versione sarà necessario un intervento manuale per garantire che il sistema esegua il kernel con gli adeguati aggiornamenti di sicurezza. Nel caso si desideri mantenere le variazioni fatte alla configurazione del bootloader, è necessario seguire questi passaggi:

  • Quando richiesto, scegliere "mantenere la versione attualmente installata".
  • Aprire il file /boot/grub/menu.lst con un editor di testo (es., sudo gedit /boot/grub/menu.lst).

  • Applicare tutte le variazioni fatte in precedenza alle opzioni di boot del kernel alle variabili commentate (es., groot, kopt, defoptions).

  • Spostare ogni opzione d'avvio, manualmente aggiunta per altri sistemi operativi, di modo che risulti sopra la linea

    ### BEGIN AUTOMAGIC KERNELS LIST

    o sotto la linea

    ### END DEBIAN AUTOMAGIC KERNELS LIST
  • Salvare il file e da terminale eseguire sudo update-grub.

  • Scegliere "installa la versione del manutentore del pacchetto".

Per esempio, se si aggiunge l'opzione i915.modeset=0 alla linea "kernel":

kernel          /vmlinuz-2.6.31-14-generic root=UUID=0e7... ro quiet splash i915.modeset=0

quindi aggiungere l'opzione a kopt:

# kopt=root=UUID=0e7... ro i915.modeset=0

Una versione aggiornata del pacchetto grub includerà informazioni inerenti questo problema nella schermata di aiuto per la richiesta di menu.lst. (470490)

Impostazione non più supportata del dominio di regolamentazione della rete senza fili attraverso l'opzione del modulo

Ubuntu 10.04 LTS abilita il quadro normativo CRDA delle reti senza fili per il controllo dei canali utilizzabili e visibili in una determinata località. Se in precedenza veniva usata, nel file /etc/modprobe.d/options, un'opzione simile alla seguente per consentire l'accesso ad alcuni canali nella propria zona, è possibile che ora la rete senza fili non funzioni:

  • options cfg80211 ieee80211_regdom=EU

Per l'avanzamento di versione a Ubuntu 10.04 LTS, da versioni precedenti Ubuntu 9.04, è necessario rimuovere questa opzione dal modulo kernel, e utilizzare in sostituzione il comando iw reg.

Questa modifica è stata apportata nella versione 9.04.

Le interfacce di rete aggregate (bonded) devono usare la configurazione hotplug-style

La migrazione della gestione di rete ad upstart significa che ora tutti i dispositivi di rete sono gestiti in modalità hotplug. Come risultato, si ha un avvio affidabile delle interfacce aggregate dato che vengono create come parte della configurazione dell'interfaccia fisica; altrimenti il sistema potrebbe tentare di avviare le interfacce aggregate prima che la successiva interfaccia fisica sia disponibile, sbagliando. Per un esempio su come configurare un'interfaccia aggregata per hotplug, consultare /usr/share/doc/ifenslave-2.6/examples/two_hotplug_ethernet nel pacchetto ifenslave-2.6.

Questa modifica è stata apportata nella versione 9.10.

Pacchetti guidance-power in Kubuntu non più necessari

L'avanzamento di versione di Kubuntu potrebbe lasciare installati i pacchetti kde-guidance-powermanager o guidance-power-manager. Questi pacchetti possono essere rimossi.

Akonadi di Kubuntu potrebbe dover essere riavviato

L'avvio di Akonadi a volte è difettoso e impedisce l'accesso alla rubrica degli indirizzi o altre risorse. Per aggirare il problema, chiudere e riavviare Kontact. (564263)

Ctrl-Alt-Backspace disabilitato in modo predefinito in Xorg, configurato tramite XKB

A partire da Ubuntu 9.04, la combinazione di tasti Ctrl + Alt + Backspace, usata per forzare un riavvio del server X, è disabilitata in modo predefinito, per prevenirne l'uso accidentale. Inoltre, tale combinazione di tasti è ora configurata come opzione di mappatura dei tasti X (XKB), sostituendo così l'opzione "DontZap" del server X e rendendo possibile una configurazione per-utente.

Questa combinazione di tasti può ora essere facilmente riattivata dalla scrivania.

Abilitare Ctrl-Alt-Backspace in Ubuntu

  • Scegliere Sistema → Preferenze → Tastiera

  • Scegliere la scheda Disposizioni e fare clic su Opzioni disposizioni

  • Selezionare Sequenza di tasti per terminare il server X per abilitare la scorciatoia da tastiera

Abilitare Ctrl-Alt-Backspace in Kubuntu

  • Fare clic su Lancia applicazioni e selezionare Impostazioni di sistema

  • Fare clic su Lingua e paese

  • Selezionare Mappatura della tastiera

  • Nella scheda Disposizione, fare clic su Abilita le mappature della tastiera

  • Scegliere la scheda Avanzate e quindi Sequenza di tasti per terminare il server X per abilitare la scorciatoia da tastiera

Per maggiori informazioni, consultare: https://wiki.ubuntu.com/X/Config/DontZap (in inglese).

Nuove notifiche della disponibilità di aggiornamenti

Con la versione 10.04 LTS, invece di visualizzare un'icona di notifica nel pannello superiore, viene avviato il programma Gestore aggiornamenti. Gli utenti vengono avvisati riguardo gli aggiornamenti di sicurezza giornalmente, ma per gli aggiornamenti non relativi alla sicurezza vengono avvisati una volta alla settimana.

Per ricevere le notifiche come in precedenza, è possibile ripristinare tale comportamento eseguendo il seguente comando:

gconftool -s --type bool /apps/update-notifier/auto_launch false

Questa modifica è stata apportata nella versione 9.04.

Aggiornamento di MySQL

In Ubuntu 10.04 LTS, la sola versione disponibile di MySQL è la 5.1. Se l'avanzamento è gestito da update-manager la transizione da MySQL 5.0 a MySQL 5.1 avverrà correttamente.

Configurazione MySQL Cluster

Se MySQL è stato configurato per utilizzare il motore MySQL Cluster (NDB), l'aggiornamento a MySQL 5.1 non funzionerà, poiché i pacchetti mysql-dfsg-5.1 non supportano MySQL Cluster. È necessario invece installare il pacchetto mysql-cluster-server.

/etc/event.d non più utilizzato

La versione di upstart inclusa in Ubuntu 10.04 LTS non utilizza più i file di configurazione presenti nella directory /etc/event.d, ma utilizza invece /etc/init. Non è possibile eseguire una migrazione automatica delle modifiche apportate in /etc/event.d. Se sono state eseguite delle modifiche alle impostazioni in questa directory, è necessario riapplicarle manualmente utilizzando il nuovo formato di configurazione in /etc/init (bug 402759).

Questa modifica è stata apportata nella versione 9.10.

Aggiornamento di syslog

Il pacchetto syslogd è stato sostituito da rsyslog. Le configurazioni presenti in /etc/syslog.conf verranno automaticamente convertite in /etc/rsyslog.d/50-default. Se sono state modificate le impostazioni di rotazione del registro in /etc/cron.daily/sysklogd o in /etc/cron.weekly/sysklogd, sarà necessario modificare le nuove configurazioni in /etc/logrotate.d/rsyslog. Notare anche che le configurazioni precedenti usavano .0 come estensione per il file, ora via logrotate verrà usato .1.

Questa modifica è stata apportata nella versione 9.10.

Il registro di OpenOffice.org potrebbe essere difettoso nell'aggiornamento dalla versione 3.1.1-14

Gli utenti che possiedono rilasci precedenti delle versioni di Ubuntu 9.10 potrebbero avere sul loro sistema file difettosi del servizio o della registrazione dei componenti di OpenOffice.org, come risultanza di un errore nella versione 1:3.1.1-14 dei pacchetti di OpenOffice.org. Se si sperimentano errori di segmentazione in unopkg o in OpenOffice.org dopo l'aggiornamento, si dovranno rimuovere e rigenerare i file di registro in /var/lib/openoffice/basis3.2/program/ e /var/spool/openoffice/uno_packages/cache. (546797)

Le architetture LPIA non sono più supportate

Le architetture lpia presenti nei precedenti rilasci, a partire da Ubuntu 10.04 LTS non sono più supportate. L'hardware è ancora supportato, ma coloro che hanno sistemi installati come lpia devono eseguire il backup e reinstallare da zero utilizzando l'architettura i386 oppure amd64. Vedere il bug 523295, che include un metodo non supportato per la migrazione da lpia a i386.

Il plugin dovecot cmusieve è stato rinominato "sieve"

Il plugin "cmusieve" usato in dovecot è stato rinominato "sieve". Gli utenti che hanno la seguente impostazione nella configurazione di dovecot:

        mail_plugins = cmusieve

devono cambiarla in:

        mail_plugins = sieve

Altri problemi noti

Problema di sicurezza se si aggiorna da Lucid Alpha 2

Se è stata installata una versione precedente la Alpha 3, è possibile che sia stato installato libmysqlclient16 7.0.9-1. Questo pacchetto era erroneamente presente nell'archivio di Ubuntu ed è stato sostituito, ma poiché aveva un numero di versione successivo al pacchetto reale, il pacchetto corretto non viene installato automaticamente durante l'aggiornamento. Per verificare la presenza del pacchetto ufficiale sul proprio sistema Lucid e ricevere gli aggiornamenti di sicurezza tramite ubuntu 10.04 LTS, è necessario eseguire in un terminale sudo apt-get install libmysqlclient16/lucid e seguire le istruzioni. (522225)

Aggiornamento manuale di GRUB per il passaggio a ext4

Se si sceglie di aggiornare il file system delle partizioni / o /boot da ext2/ext3 a ext4 (come descritto nella pagina wiki di ext4), una volta effettuato l'avanzamento a Ubuntu 10.04 LTS è necessario eseguire il comando: grub-install per reinstallare il programma di avvio. Se non si esegue questa operazione, la versione installata del programma di avvio (GRUB) non sarà in grado di leggere il kernel dal file system ext4 e il sistema non verrà avviato.

I processi di upstart non possono essere avviati in chroot

I processi di upstart non possono essere avviati in un ambiente chroot poiché upstart si comporta come supervisore di servizi e i processi all'interno del chroot non sono in grado di comunicare con l'istanza di upstart in esecuzione all'esterno del chroot (bug 430224). Per questo, l'aggiornamento di alcuni pacchetti che sono stati convertiti per usare i processi di upstart al posto degli script init, potrebbe non riuscire all'interno di un chroot. Si consiglia agli utenti di configurare i propri chroot con /sbin/initctl che punta a /bin/true, tramite il seguente comando usato all'interno del chroot:

dpkg-divert --local --rename --add /sbin/initctl
ln -s /bin/true /sbin/initctl

L'uso di un array RAID 1 degradato potrebbe causare perdita di dati in casi eccezionali

Se tutti i membri di un array RAID 1 vengono avviati separatamente in modalità degradata (degraded mode) attraverso successivi avvii dell'array senza che siano riassemblati tra loro, esiste il rischio che i dischi possano essere indicati come sincronizzati quando in realtà non lo sono, con conseguente perdita di dati a causa delle inconsistenze tra i dati scritti da ciascun membro. Questo fenomeno è improbabile durante le normali operazioni, ma gli amministratori di sistema che usano array RAID 1 dovrebbero fare attenzione durante le manutenzioni, per evitare il problema. (557429)

Le partizioni cifrate devono essere elencate in /etc/fstab

Se sono state configurate delle partizioni criptate in /etc/crypttab da avviare durante il boot (es., non usando l'opzione noauto), bisogna accertare che i file system presenti in questi volumi siano elencati in /etc/fstab. Altrimenti è possibile che durante il boot non venga richiesta la parola d'ordine.

I file system LVM devono essere elencati per nome in /etc/fstab

In generale, i file system sono elencati in /etc/fstab per UUID piuttosto che per nome dispositivo, per garantire che il file system possa sempre essere individuato in modo affidabile. Se si monta un file system posizionato su LVM (Logical Volume Manager, Gestore logico dei volumi), tuttavia, si raccomanda di elencarli in /etc/fstab per nome del dispositivo e non per UUID, perché gli UUID non sono univoci se vengono utilizzati gli snapshot LVM, e questo può causare un montaggio scorretto dei file system all'avvio. (563902)

Errori di avvio con LVM su ia64, powerpc, sparc

I pacchetti kernel linux per le architetture ia64, powerpc e sparc costruiscono il supporto del device-mapper come modulo, laddove i pacchetti per le altre architetture posseggono il driver incorporato, e questo porta ad errori di avvio su ia64/powerpc/sparc quando si utilizza LVM. Per aggirare il problema, gli utenti devono avviare manualmente questi comandi dal initramfs:

modprobe dm_mod
lvm vgchange -a y

Questo problema sarà affrontato in un aggiornamento del kernel post-release. (560717)

Avahi si avvierà sempre, anche se è presente un dominio .local

Il pacchetto avahi-daemon, che implementa lo standard mDNS "zeroconf", prima includeva un controllo per prevenirne l'esecuzione in presenza di un conflittuale dominio DNS .local. Alcuni fornitori di servizi Internet mettono in mostra questo dominio .local all'interno delle proprie reti, non permettendo agli host Ubuntu di visualizzare i nomi disponibili all'interno della rete locale (bug 327362). In Ubuntu 9.10 avahi-daemon è avviato a prescindere.

È possibile che ciò causi altri problemi. Se la rete è configurata in questo modo, è possibile disabilitare mDNS con il seguente comando:

sudo stop avahi-daemon
sudo sed -e '/^start/,+1s/^/#/' /etc/init/avahi-daemon.conf

Aggirare gli errori della nuova architettura video del kernel

Ubuntu 10.04 LTS abilita, in modo prestabilito, la nuova tecnologia kernel-mode-setting (KMS) per i più diffusi chipset video. Sebbene questo rappresenti un grosso passo avanti per l'architettura grafica in Ubuntu, in qualche raro caso KMS potrebbe non consentire all'uscita video di funzionare correttamente o di non funzionare affatto. Se è necessario disabilitare KMS, bisogna avviare il sistema con l'opzione nomodeset. È possibile salvare questa impostazione in modo che venga applicata ad ogni avvio aggiungendola a grub config (per GRUB 2: modificare /etc/default/grub e aggiungere nomodeset a GRUB_CMDLINE_LINUX, quindi eseguire sudo update-grub; per GRUB 1: modificare /boot/grub/menu.lst e aggiungere nomodeset alla linea che inizia con # kopt=, quindi eseguire sudo update-grub). (533784, 541501)

Il visualizzatore PDF "Evince" non funziona con directory home non standard

Evince, il visualizzatore di documenti di GNOME, è ora dotato di un nuovo profilo AppArmor che aumenta considerevolmente le sicurezza, proteggendo gli utenti da problemi legati alle librerie PDF e alle immagini. Gli utenti che utilizzano posizioni non standard per la propria directory home dovranno regolarne la configurazione nel file /etc/apparmor.d/tunables/home. Per i dettagli, consultare la documentazione inglese.

Nessun ritardo per il menù d'avvio con GRUB 2

Quando si usa il bootloader GRUB 2 incluso in Ubuntu 10.04 LTS, sarà caricata automaticamente la prima opzione di avvio, senza attendere istruzioni dall'utente. TPer interrompere l'avvio e fare apparire il menù, scegliere una diversa opzione di avvio o configurare gli argomenti del kernel, l'utente può premere il tasto Maiusc. (https://help.ubuntu.com/community/Grub2#GRUB%20vs%20GRUB%202)

Cambiamenti nell'output durante l'avvio in Ubuntu Server

Con l'introduzione di plymouth, i messaggi d'avvio degli script di startup non vengono più mostrati sopra la richiesta di autenticazione in tty1. Sono invece inviati a tty7 e su Ubuntu Server possono essere visualizzati dopo il boot premendo Alt+F7. Su tutti i sistemi i messaggi d'avvio possono essere trovati in /var/log/boot.log.

Nelle nuove installazioni di Ubuntu 10.04 LTS Server, non sarà presente alcuna schermata d'avvio. Questo permette agli amministratori del server di avere un resoconto più immediato sul sistema durante l'avvio, e impedisce anche che appaiono richieste all'utente, in caso di errori di montaggio del filesystem. Se si preferisce visualizzare la schermata, basta agggiungere l'opzione  splash in /etc/default/grub. Le scorciatoie da tastiera per l'interazione con mountall continueranno a funzionare anche senza schermata, ma non saranno visualizzabili: C per cancellare l'esecuzione di fsck; M per richiedere una shell di manutenzione; s per saltare un punto di montaggio introvabile; F per tentare di riparare gli errori individuati da fsck. (563916)

La risoluzione NSS si interrompe con LDAP su SSL in Ubuntu Server

L'avanzamento dei sistemi configurati all'uso di LDAP tramite SSL come primo servizio nello stack NSS (in /etc/nsswitch.conf) porta a distruzione della risoluzione NSS e in seguito a interruzione di funzionamento di applicazioni di tipo setuid come sudo. Per aggirare il problema, cambiare il pacchetto libnss-ldap con libnss-ldapd prima dell'avanzamento, o utilizzare nscd. (423252)

Pacchetti Sun Java spostati nel repository Partner

Per Ubuntu 10.04 LTS, i pacchetti sun-java6 sono stati eliminati dalla sezione Multiverse dell'archivio di Ubuntu. Al loro posto è raccomandabile usare openjdk-6.

Se non è possibile passare dal formato proprietario Sun JDK/JRE a OpenJDK, è possibile installare i pacchetti sun-java6 dal Canonical Partner Repository. Per configurare l'uso di questo repository nel sistema, digitare nel terminale:

     add-apt-repository "deb http://archive.canonical.com/ lucid partner"

Finestra non funzionante con vecchie schede ATI

In presenza di vecchie schede grafiche ATI con 32MiB di memoria RAM o meno, insorgono dei problemi nel direct rendering delle finestre, come quelle delle notifiche OSD. Per aggirare questo problema, è possibile disabilitare l'opzione RenderAccel nella configurazione di X.org (bug 426582).

Per fare questo, prima uscire nella console col seguente comando:

  • sudo service gdm stop

Creare, poi, un file di configurazione di X.org:

  • sudo Xorg -configure

Quindi aggiungere l'opzione 'RenderAccel' /etc/X11/xorg.conf:

  • Section "Device"
            ...
            Driver "radeon"
            Option "RenderAccel" "off"
    EndSection

E riavviare X/GDM:

  • sudo service gdm start

Incompatibilità con l'installer via web dei driver nVidia

Ubuntu 10.04 LTS include una migliore integrazione con i pacchetti binari dei driver nVidia. Questo va a discapito, purtroppo, della compatibilità con il programma d'installazione via web fornito dal sito web di nVidia. Gli utenti che desiderassero usare i driver binari nVidia con 10.04 LTS devono installarli tramite i pacchetti Ubuntu, disponibili in Sistema -> Amministrazione -> Driver hardware.

Intel 8xx causa congelamenti o crash di X

I driver -intel non funzionano correttamente su alcuni hardware i8xx, causando congelamenti o crash di X. Il problema è noto ma la soluzione è ancora in fase di sviluppo. Per aggirare il problema, al momento, avviare con i driver video -vesa. Consultare http://wiki.ubuntu.com/X/Bugs/Lucidi8xxFreezes per ulteriori informazioni.

AbiWord si blocca quando si accede alla documentazione di aiuto

Un bug nel pacchetto di AbiWord in Ubuntu provoca un blocco dell'applicazione quando si accede all'interfaccia della guida, sia dal menù, sia premendo F1. In attesa della risoluzione del problema, gli utenti devono evitare di premere F1 in AbiWord. (519541)

Estensione Lightning non ancora disponibile per Thunderbird 3

Il programma di posta elettronica e news Thunderbird è stato aggiornato alla versione 3, ma per questa versione l'estensione del calendario "Lightning" non è ancora disponibile. Stiamo lavorando per provvedere il prima possibile al problema. (532232)

LucidLynx/ReleaseNotes/it (last edited 2010-04-29 21:00:37 by dynamic-adsl-78-15-193-67)