PortoSeguro

Revision 5 as of 2009-08-21 09:19:12

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Interview Questions

  • How was born Porto Seguro Project

Luigi Pertici, diacono permanente della diocesi di Siena, ha iniziato a lavorare nell'informatica al CED della Banca Monte dei Paschi di Siena per poi passare per molti anni a fare il "supporto informatico" (praticamente faceva di tutto: dal supporto agli utenti, a quello hardware, fino al sistemista) all'ufficio formazione della stessa banca. Nell'ambito del suo ministero diaconale nel 1998 ha conosciuto un prete togolese e su invito di questo prete nel 2005 è andato per la prima volta in Africa, in Togo e in Camerun. Da allora si reca in Togo regolarmente, per dare una mano in diocesi di Aneho ed in particolare nel villaggio di Agbodrafò che conta circa 4000/6000 persone (non ci si stupisca che si chiami villaggio un posto con tutte queste persone, se ne trovano anche con 4 o 5 volte tante; non è possibile sapere con sufficiente esattezza il numero di abitanti perché nel Paese l'anagrafe è ancora abbastanza approssimativa). A partire dal 2007, anno in cui Luigi è andato in pensione dal suo lavoro, la permanenza in Togo raggiunge i 4/5 mesi all'anno.

  • What is the mission of your organisation?

The project is trying to bring information's media in the village of Agbodrafò. At moment the newspaper is the only media and it's very rare; you can found it only in the capital but not everyday. The basical idea is to set up a public point of access to Internet available for everybody but mainly focused for the high school's students. Local's high school counts about 200 students.

  • Can you give us a few examples of what you have done?

With the help of my friends from Siena Linux User Group we gather old computers from friends and acquaintances. Lug's volunteers buit fully functioning computers getting spare parts from partialy working computers and installing Ubuntu. At the end of the work they made a shipment with a lot of material: fully functioning Computer were 36 with a lot of extra spare parts like monitors, mouses and keyboards.

  • Other Software

    • Did you also use other linux distros?

Al momento viene utilizzata soltanto Ubuntu. Con il tempo si vorrebbe creare un piccolo laboratorio informatico ed insegnare anche come modificare una distribuzione, e anche come crearne una nuova partendo da scratch.

  • Did you also use proprietary software?

No. Viene usato solo Software Libero. L'obiettivo educativo è quello di insegnare a scegliere e decidere con la propria testa, per questo scopo il Software Proprietario non è usabile perché offre tutto "preconfezionato"; e proprio cercare di far cambiare l'abitudine a ricevere tutto "preconfezionato" - abitudine che è un fatto culturale molto radicato - è uno dei principali obbiettivi di un progetto, anche educativo, più ampio.

  • Suggestions

    • What do you suggest should be done in Ubuntu to better match your needs?

Andrebbe migliorato il supporto e la documentazione con l'hardware vecchio. Ad esempio la configurazione dello scanner è stata veramente un'impresa, per altro ancora non del tutto soddisfacente perché Xane si comporta in modo strano. Lo scanner è molto utile perché accoppiato con una stampante può fungere anche da fotocopiatrice, considerando che in tutto il villaggio ce ne sono 3 e non sempre funzionanti. Bisognerebbe inoltre migliorare il supporto alle situazioni in cui ci troviamo senza rete. Ad esempio la copia offline del wiki di Ubuntu-it è una bella idea. Sarebbe utile avere altre risorse di questo tipo. Prima di partire per il Togo passo diverso tempo a copiarmi tutto il necessario su un Hard Disk esterno.

  • Experiences

    • What is the biggest difficulty you encountered with Ubuntu?

La configurazione dello scanner e l'hardware "datato"

  • and what do you think is the best trick you learned along the way?

A fare sempre 3 partizioni: una root, una swap e una home. Così se c'è qualcosa che non va e devo reinstallare tutto non perdo i dati utente.

  • Photos and stories

    • Ask if there's particular anecdotes, good or funny stories, best lessons that reporter would like to tell to the world.

Nel 2007 avevo fatto diverse foto ai bambini della scuola, una in particolare la ricordavo bene, era di un bambino che giocava con un "giocattolo" che aveva costruito da solo. In un viaggio successivo mostrai questa foto al parroco chiedendo se conoscesse il bambino. Il parroco mi rispose che era uno scolaro di 10 anni che si chiama Ako. Chiesi al parroco di farmelo conoscere. Me lo portò un pomeriggio in cui mi trovavo nei locali della parrocchia impegnato a smontare 3 computer cercando di farne uno funzionante. Chiesi al bambino quale fosse il suo cognome ed egli pronunciò qualcosa di incomprensibile; non avendo fra le mani nulla di meglio per farlo scrivere, chiesi al bambino di digitare il suo cognome nella tastiera del mio portatile. Egli la osservò un poco e poi iniziò a scrivere il suo cognome. Chiesi, come mai guardi così la tastiera, non hai mai visto un computer? Il bambino rispose di no. Abbastanza colpito, ripresi la mia opera di smontaggio mentre il bambino, incuriosito, era rimasto lì in piedi a guardarmi rigirandosi un cacciavite fra le mani; gli chiesi se voleva fare quello che stavo facendo io e al suo sì gli affidai uno dei pc. In poco tempo e senza rompere niente, con solo qualche mio richiamo a fare attenzione, smontò completamente uno dei 3 desktop. E quella era la prima volta che Ako vedeva un pc!

Informazioni

Name of reporter: Luigi Pertici <luigiATpertici.net>

Name of NGO: Onlus Progetto Porto Seguro (in corso di costituzione)

Location (city, country): Agbodrafò (Togo)

Web Link: Original interview (in Italian)


CategoryNGO